Joan As Police Woman: l’Africa è l’ispirazione
Joan Wasser sta tornando.
Dopo averla seguita live nel “Solo Tour 2016” a Roma (guarda la photogallery), la cantautrice statunitense è stata a lungo impegnata in un progetto ideato dal collega Damon Albarn (“Africa Express”).
È stata questa la fonte d’ispirazione necessaria per spingerla a collaborare a quattro mani con Benjamin Lazar Davis: l’Africa.
Mentre Joan era impegnata in Etiopia, Benjamin si trovava in Africa Occidentale per studiare musica tradizionale locale.
Dalla loro unione artistica è nato “Let It Be You”, un disco intenso che uscirà ufficialmente il prossimo 21 ottobre per Reveal Records | Bertus.
L’Africa è il fulcro di questo lavoro poiché «entrambi ci siamo sentiti emotivamente coinvolti dalla musica del posto: in questo modo ci siamo incontrati, facendo di questo fatto la base identitaria di quello che siamo oggi».
Un album che, a detta di Joan, «non contiene un messaggio preciso» poiché il suo senso è molto personale e va cercato da ogni ascoltatore dentro sé stesso.
Mi piace fare musica perché semplicemente mi fa stare bene, è il mio modo di esprimermi ed in questo disco c’è molto amore – è qualcosa di cui sono certa.
In ogni caso, dopo averlo pubblicato, l’album non sarà più esclusivamente mio e di Benjamin: diventerà proprietà del pubblico, ed è il pubblico che ne deve fare l’uso emotivo che preferisce.
Quindi sono io, a questo punto, che vorrei chiedere al pubblico: che messaggio avete ricevuto dall’ascolto di questo disco?
Come è nato l’incontro artistico con Benjamin?
Ci siamo incontrati ad un suo concerto con i Cuddle Magic.
Apprezzai molto il suo senso del ritmo e lui mi confessò di aver amato il mio primo disco, ”Real Life” (Reveal Records, 2006 n.d.r.).
Abbiamo provato quindi a comporre insieme e devo ammettere che ci è riuscito molto facilmente: così tanto che in pochi mesi siamo giunti alla scrittura di un intero disco.
Che tipo di musica avete ascoltato durante la composizione e la registrazione del disco?
Abbiamo ascoltato i dischi incentrati sulla flautistica dei pigmei dell’Africa Centrale, che ci hanno smosso qualcosa dentro riuscendo a commuoverci.
E la loro influenza si sente bene negli arraggiamenti e nelle strutture di brani come ‘Broke Me In Two‘, ‘Overloaded‘ e ‘Let it Be You‘.
‘Broke me in two‘ è un brano al contempo dolce e quasi psichedelico.
È dedicato alla grandezza dell’amore, che può essere così emotivamente travolgente da essere in grado di lacerarci dolcemente fino all’estasi.
‘Let It Be You‘ si snoda su di un ritmo dance minimalistico.
Come è stato esplorare questo tipo di sound?
Abbiamo un batterista, Ian Chang, che è scandolosamente talentuoso: viene da un background musicale completamente diverso dal nostro, e ci disse di aver ascoltato molta musica hardcore e techno durante la sua gioventù.
Ian è una persona speciale, è lui che ci ha donato questo groove.
‘Station‘ invece è più lenta ed introspettiva.
Si ispira ad una romantica attesa del grande amore alla stazione dei treni.
I sentimenti collegati a tale sensazione sono fortissimi, incontrollabili.
E ‘Station‘ vuole parlare del fatto che la devozione verso chi si ama può essere così selvaggia da far sì che si debbano cercare dei modi per controllarla.
Tornerai nuovamente in Italia a novembre, stavolta insieme a Benjamin.
Saremo in tour con la band che ha registrato con noi il disco, quindi non sarà un normale concerto di Joan As Police Woman.
Ci saranno Ian Chang alla batteria, lo strordinario Ryan Dugre alla chitarra, Benjamin al basso, alla voce e alle tastiere – e queste ultime spetteranno anche a me.
Sarà uno show spettacolare ed affiatato, con della musica che vi farà venire voglia di muovervi!
Ti piacerebbe parlarci dei tuoi progetti futuri?
Non cerco piani definiti ma di restare aperta alle tante opportunità che mi circondano.
Sto lavorando su un nuovo disco del progetto Joan As Police Woman ed ho appena finito un’incisione per il film “Permission” con Thomas Bartlett che uscirà nel 2017.
Ho da poco prodotto il disco di un fantastico artista emergente, Domino Kirke, e nel frattempo continuo ad amare tantissimo la vita.
Date del tour 2016:
25 novembre 2016 – Roma, Monk Club
26 novembre 2016 – Bologna, Locomotiv Club
27 novembre 2016 – Milano, Magnolia