Jean-Luc Stote: a Brescia sarà una grande Festa
Jean-Luc Stote, francese di nascita ma italiano d’adozione, è giornalista conduttore e a Radio Onda d’Urto, emittente bresciana dalla forte connotazione politica.
Personaggio “contro il sistema”, qualcuno potrà sorridere nel vederlo anche ricoprire il ruolo istituzionale di Presidente dell’Associazione Festa della Musica di Brescia.
Il punto focale della questione è che quando una personalità come la sua decide di dedicare la propria vita alla musica e di scendere in campo concretamente per supportare la cultura di un Paese, tutto è possibile.
Abbiamo avuto l’occasione di intervistarlo in vista dell’imminente edizione 2016 della Festa della Musica di Brescia: con cifre da record che prevedono 80 palchi sparsi per la città e musicisti provenienti da tutta Italia, la musica trionfa e Jean-Luc Stote ancora una volta dovrebbe essere d’esempio per molti.
Cosa significa nel 2016 organizzare un evento come La Festa della Musica?
Significa ribadire l’importanza della musica come elemento culturale e fattore aggregante all’interno di un territorio e di una comunità: è questo che avviene a Brescia da qualche anno a questa parte.
Un appuntamento che coinvolge migliaia di musicisti – quest’anno sono circa 3500 – ma anche moltissimi cittadini e persone che vengono da fuori per assistere ad una specie di magia: una città che si trasforma in un enorme strumento musicale, unico e multiforme, aperto a tutti, senza distinzione di generi musicali, senza differenze fra professionisti e appassionati, senza “selezioni all’entrata”.
La Festa della Musica è un evento nato per celebrare tutta la musica e noi facciamo il possibile per rispettare questo spirito.
Qual è la caratteristica più bella dell’evento, a suo avviso?
Potrei rispondere i numeri, che comunque sono importanti perché la Festa della Musica di Brescia è anche quest’anno la Festa della Musica più grande d’Italia e conta 550 iscrizioni, 3500 musicisti coinvolti, 80 palchi sparsi in tutta la città e circa 800 esibizioni live.
Tuttavia credo che la caratteristica più bella sia il suo essere l’espressione piena e compiuta di una comunità musicale, fatta di musicisti, addetti ai lavori, appassionati, pubblico.
Per un giorno tutte queste persone si ritrovano in un luogo, che nel nostro caso è una città, e festeggiano ciò che più amano, ovvero la musica.
E lo fanno donando: i musicisti suonando gratuitamente, solo per il gusto di farlo; e il pubblico regala loro tempo e attenzione.
Dopo anni di Festa della Musica a Brescia, cosa caratterizzerà l’edizione 2016?
La Festa della Musica 2016 è la prima edizione nella quale il nucleo di persone che negli anni scorsi ha organizzato l’evento, insieme a tanti rinforzi che si sono uniti quest’anno, ha fondato un’Associazione: l’Associazione Festa della Musica di Brescia.
Ad essa è possibile tesserarsi e sostenere il progetto, che terminata la Festa continuerà con altre iniziative che punteranno a rafforzare la rete musicale del territorio bresciano.
Poi ci sono tante novità: abbiamo provato a coinvolgere le realtà commerciali del territorio (bar, locali etc.) “affidando” loro dei palchi, siamo riusciti ad espandere i palchi ancora di più verso le periferie, abbiamo organizzato concerti anche in carcere e nelle case di riposo della città, ci saranno presentazioni di libri, una Fiera del Disco, un live che vedrà l’incontro fra alcune indie-rock band bresciane e un’orchestra, ospiteremo la prima delle due serate finali di un concorso importante come Musica da Bere, non mancheranno anche dei concerti su un furgoncino attrezzato e una grande festa di chiusura all’insegna dell’elettronica al Castello.
Tutto questo non da soli ma grazie all’apporto di tante volenterose realtà di Brescia.
Come si arriva ad essere promotori di un simile evento?
Quale percorso lavorativo si deve seguire per essere promotori della musica, in un momento storico così difficile per la musica stessa?
La Festa della Musica di Brescia non nasce da una mia iniziativa personale ma dallo sforzo di tante persone che oggi formano l’Associazione, del Comune di Brescia e della Fondazione Asm.
Personalmente posso dire che il mio percorso lavorativo è stato molto vario, ma la musica ha sempre costituito un aspetto fondamentale della mia vita ancor prima che del mio lavoro.
Da diversi anni conduco una trasmissione dedicata alla musica indipendente italiana su Radio Onda d’Urto, con un lavoro simile è inevitabile stringere tanti rapporti di stima e di amicizia, che sono poi uno dei fili di quella rete di cui dicevo prima. Non c’è una competenza specifica per organizzare un evento così grosso: bisogno sicuramente conoscere le tipiche dinamiche che stanno dietro a un concerto, ma penso che la cosa più importante fra tutte sia la passione e la volontà di migliorare le cose.
Aspettative nei confronti della Festa?
Come accennavo prima, con la costituzione dell’Associazione la Festa di quest’anno non sarà un evento a sé che inizierà e finirà il 18 giugno, ma sarà il primo passo di una serie di iniziative che organizzeremo poi.
Di ciò per ora non posso parlare, non per chissà quale spirito di segretezza ma perché siamo molto concentrati sulla Festa.
Comunque chi organizza questo tipo di manifestazioni ha sempre una grande aspettativa, cioè che non piova: la Festa della Musica con l’ombrello ha un suo fascino, ma al nostro Mangiamusica, che è poi il logo della Festa, piace il sole.
Ci sono dettagli da poter divulgare in anteprima?
Nessun dettaglio particolare, ma una raccomandazione: venite presto.
Ci saranno concerti sin dalla mattina ed è bello vivere la città che si anima con la Festa della Musica.
E poi, se volete, portatevi uno strumento: ci sono tanti palchi, saranno tutti pieni, ma gli spazi per concerti improvvisati non mancano!