Michael Gira + Thurston Moore + Laura Cannell, photogallery del concerto a Londra
Michael Gira + Thurston Moore + Laura Cannell, Barbican Centre – Londra, 30/03/2016
“Saisonscape: New Life” è il nome della serata, curata da Julia Dempsey di Art Assembly, che mira a celebrare l’arrivo della primavera tramite la migliore musica contemporanea.
Nella Gran Hall del Barbican il programma è ricco e prevede Laura Cannell (polistrumentista inglese già collaboratrice di Art Assembly), Thurston Moore (Sonic Youth) in veste solista e Michael Gira (voce e mente degli storici Swans).
Il fil rouge della serata è l’improvvisazione: i tre artisti sono lasciati liberi di creare sul palco in tempo reale, interpretando il momento tramite la musica, legandosi cosi’ all’immagine della Primavera che naturalmente germoglia e riporta in vita il mondo addormentato dall’inverno.
Laura Cannell, alternandosi fra violino e flauto doppio, richiama un certo folklore nordico dalle tinte dark, proponendo composizioni rarefatte e stranianti ispirate a storie popolari e leggende del Nord del Regno Unito.
Il cambio di atmosfera quando Thurston Moore, imbracciando una chitarra a dodici corde, monta sul palco, è netto: la sua mezz’ora è dedicata all’esecuzione di tre soli, lunghi brani.
Thurston canta poco ed e’ la sua ineccepibile tecnica chitarristica a farla da padrone – mentre ai lati del palco i visuals, creati dalla sua nuova compagna Eva Prinz, trasportano il pubblico in una dimensione onirica, fatta di sovrapposizioni di cluster galattici, immagini anatomiche e le silhouette di un uomo e una donna che si cercano incessantemente fra di esse.
Moore suona anche un brano inedito, composto appositamente per l’evento, ‘White Lanterns‘, ispirato al concetto di transizione e di nascita di una nuova vita.
L’esperienza è trascendentale, radicalmente diversa da quanto l’americano ha prodotto con i Sonic Youth – bellissima.
Dopo una breve pausa, Michael Gira si impossessa dell’ampio palco della Barbican Hall.
Anche la sua è un’esibizione chitarra e voce, ma i toni diventano sciamanici e forse più intimi – non si parla più della natura che circonda l’uomo, ma di quello che sta dentro l’uomo – le sue brutture, i suoi errori, ma anche la sua aspirazione verso l’angelico e il sublime.
È forse difficile lasciarsi trasportare – la venue è splendida, ma troppo grande, e le luci accese sul pubblico a tratti distraggono – mi viene da pensare che Gira e la sua favolosa voce cavernosa renderebbero meglio in una situazione più raccolta.
Nonostante ciò, è un’esibizione toccante e sentita, e Michael Gira riesce a rapirmi brano dopo brano (molti tratti dall’album solista “I Am Not Insane” del 2010) con le sue storie e il suo tono avvincente e malinconico, quasi da stanco marinaio che si ritrova al pub con una platea di sconosciuti, e racconta non senza una punta di timidezza la storia della sua vita.
Esco dal Barbican rinvigorita ed estasiata, sentendo di aver assistito ad una performance irripetibile e magnetica, in cui ho potuto scorgere e toccare con mano la meravigliosa potenza creativa e narrativa della musica, nella sua forma più pura.
Artista |
Michael Gira |
Opening Act | Thurston Moore, Laura Cannell |
Evento | Michael Gira + Thurston Moore + Laura Cannell live al Barbican Centre |
Luogo | Londra |
Genere musicale | noise, alternative |