Calabrian Metal Inferno vol. 13, photo gallery del concerto a Catanzaro
Calabrian Metal Inferno vol. 13 – Catanzaro, 28/12/2018
Ennesimo successo per il Calabrian Metal Inferno, che si conferma il più longevo festival metal della Calabria.
Venerdì 28 dicembre 2018 infatti, presso lo Zoom Music Club di Marcellinara, alle porte di Catanzaro, è andata in scena la tredicesima edizione dell’ormai tradizionale metal fest calabrese.
Nato nel 2006 con lo scopo di creare un appuntamento annuale rivolto a tutti gli appassionati di heavy metal del Sud Italia, il Calabrian Metal Inferno è oggi una vera e propria eccellenza fra i festival metal italiani. Un’eccellenza che vale doppio, se si tiene conto che ha luogo nel profondo Sud, spesso ed ingiustamente fuori dai circuiti dei grandi concerti, in particolari quelli Hard & Heavy.
Quattro le band sul palco di questa tredicesima edizione: Humanity Eclipse, Kyterion, Circle of Witches e Gory Blister, per un bill che come ogni anno seleziona fra le migliori realtà metal del paese.
Ad aprire le danze, poco dopo le 22:30, ci hanno pensato gli Humanity Eclipse, band brutal death metal proveniente da Catania sulle scene da quasi 20 anni. Il titolo del loro ultimo lavoro, “Si Vis Tere, Para Bellum”, non lascia ombra di dubbio sul carattere estremo della band, che con un set esplosivo da il via alla manifestazione.
Nemmeno il tempo di riprendere fiato che ecco salire sul palco i Kyterion. Cappuccio nero in testa, volto coperto e luci bassissime, il set dei blackster bolognesi è estremo nella forma e nella sostanza.
La loro proposta è costituita da un feroce black metal: nessuna pausa, poche parole, ma una presenza scenica gigantesca.
La data al Calabrian Metal Inferno è il preludio del tour europeo che li vedrà impegnati nel 2019: un ottimo traguardo per una band sulle scene da pochi anni.
Terza band ad esibirsi sono stati i salernitani Circle of Witches con il loro heavy doom metal.
Preceduti da una scenografica entrata in scena, l’esibizione dei Circle of Witches è stata fra le più apprezzate dal pubblico del CMI, che si è scatenato sottopalco a suon di pogo ed headbanding.
Il registro dei CoW è stato sicuramente il meno estremo della serata (ma non per questo il meno apprezzato dal pubblico), segno della grande attenzione posta ogni anno dagli organizzatori del festival verso ogni sfaccettatura della musica estrema.
È quasi l’1:30 quando sul palco salgono gli headliner della serata.
Si tratta dei leggendari Gory Blister, band di riferimento del panorama technical death metal nazionale e non solo.
Sulle scene dal 1991, i Gory Blister hanno da pochi mesi dato alle stampe il loro ultimo album “1991.BLOODSTAINED”, ennesimo capitolo per una band apprezzatissima anche fuori dai confini nazionali.
Non è qualche problema tecnico in apertura a fermare il devastante set dei Gory Blister: 40 minuti di death metal che suona come una mazzata in piena faccia.
Raff Sangiorgio alla chitarra alterna riff potenti ed efficaci ad assoli al fulmicotone, confermandosi fra i migliori chitarristi italiani in ambito extreme metal.
Non da meno la sezione ritmica che si rivela un vero e proprio schiacciasassi: Fabiano Andreacchio è un devastante e sorprendente “bass hero”, mentre Joe Laviola dietro le pelli non sbaglia un colpo.
Peccato per chi, forse scoraggiato dall’ora tarda, ha abbandonato la sala prima della fine della serata, perdendosi una vera e propria lezione di death metal da parte dei Gory Blister.
Non resta che attendere l’edizione n. 14, per un Calabrian Metal Inferno sempre più devastante.