Tarja, diva ‘in the raw’
Finalmente in Italia la diva finlandese per eccellenza
Il soprano del metal, Tarja Turunen, live a Trezzo sull’Adda per un concerto ricco di sorprese
Duramente avversato dalla crisi pandemica, al terzo tentativo il “Raw Tour” di Tarja Turunen riesce finalmente a raggiungere il nostro paese, per dar vita a quello show che avrebbe dovuto svolgersi ben due anni prima.
La location è quella del Live Music Club di Trezzo, che apre le proprie porte alle sinfonie metalliche promesse dal trittico di artisti in cartellone.
Ad aprire la serata ci pensano i londinesi Serpentyne con il loro metal sinfonico dai tratti folkeggianti ed intriso di melodia, su cui la leader Maggiebeth Sand fa svettare la propria vocalità da soprano, intarsiando brani che liricamente affondano le proprie radici in tutto ciò che è mitologia e leggenda.
Il tempo a loro disposizione non è molto, ma in quella mezz’oretta Maggibeth e i suoi compagni, incluso l’italianissimo drummer Marco Biagini, ci trasportano nel proprio universo musicale per un viaggio breve ma sostanziale che, a giudicare dal riscontro, è risultato particolarmente apprezzato dal pubblico in sala.
Un pubblico che, ben riscaldato dai Serpentyne, si mostra impaziente di vedere all’opera quella consolidata realtà nostrana rappresentata dai Temperance.
Purtroppo proprio alla vigilia del tour la band ha perso in un sol colpo sia il batterista Alfonso Mocerino che la cantante Alessia Scolletti, per l’occasione rimpiazzati rispettivamente da Marco Sacchetto e da Lina Victoria.
A giudicare da quanto mostrato sul palco del Live, le due nuove reclute non devono aver avuto bisogno di troppo tempo per integrarsi nel gruppo: i meccanismi paiono già ben rodati, le sinergie ben consolidate e per quanto possa essere stato traumatico, il cambio in corsa non sembra aver creato particolari scompensi.
Anche per i Temperance il tempo è tiranno, quindi chiacchiere ridotte al minimo e spazio alla musica, con una rapida carrellata che include, per quanto possibile, alcuni dei brani più rappresentativi del loro repertorio, tra cui citiamo, per impatto e riscontro del pubblico, l’opener ‘Pure Life Unfolds‘, ‘Diamanti‘ cantata in lingua madre, una classica ‘Of Jupiter And Moons‘ ed in chiusura una bella versione a cappella di ‘Catch The Dream‘.
Con puntualità quasi elvetica, alle 22:05 parte l’intro, i musicisti salgono sul palco e sulle note di ‘Serene’ la Turunen fa il suo ingresso in scena.
Un abito nero attraversato da una fascia dorata ne avvolge il fisico statuario, lasciando scoperti e ben visibili i fiori tatuati che ricoprono gran parte del suo braccio sinistro: sarà il primo di una serie di cambi di costume, che nel corso dello show muteranno foggia e colore a seconda dei brani proposti.
Dicevamo, i musicisti: una voce di tale rilevanza non può essere sostenuta da comprimari mediocri, ed infatti nulla di mediocre troviamo in questa backing band che tra gli altri include (con notevole sorpresa e malcelato entusiasmo da parte di chi scrive, che ne è fan fin dai tempi dei Living Colour ) il bassista Doug Wimbish, una specie di semi-dio del suo strumento.
Com’era facilmente prevedibile, considerato il nome con cui è stato battezzato questo tour, la scaletta del concerto vede una netta prevalenza di brani provenienti da “In The Raw”.
Escludendo il ‘best of’ dello scorso anno, rimane l’ultimo album di inediti rilasciato dalla cantante finnica.
Gli estratti son ben 7, ed a parte la già citata ‘Serene‘ in apertura di show ci vengono proposte anche ‘Dead Promises‘, ‘Goodbye Stranger‘, ‘Tears In Rain’, ‘Silent Masquerade‘. Ma soprattutto, colpisce il mélange brividogeno di ‘The Golden Chamber‘ e ‘You And I‘ eseguito in acustico per piano e voce dalla sola Tarja.
Non mancano tuttavia alcuni classici del passato, con in testa una ‘I Walk Alone‘ che manda in visibilio il pubblico, ed una versione da paura di ‘Wishmaster‘ dei Nightwish che in buona sostanza fa venir giù il locale.
Con ‘Until My Last Breath‘ lo spettacolo giunge alla conclusione, con la presentazione della band, i doverosi ringraziamenti al pubblico e l’immancabile promessa di un ritorno a breve nel nostro paese.
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