Sylvatica, un viaggio nei canti sciamanici erranti
Un’esperienza sonora unica e coinvolgente attraverso le diverse tradizioni sciamaniche del mondo. Ma, anche, una lectio magistralis ed un invito ad esplorare la propria interiorità e a connettersi con i luoghi natii e le energie profonde della natura.
Nella terra di mezzo tra Toscana ed Emilia, nella suggestiva cornice del rifugio di Monte Cavallo, nelle Terre Alte (come qui le chiamano) dell’Appennino, si sono esibiti Francesco Benozzo e Barbara Zanoni. Un composito di brani propri e delle tradizioni nordiche, dalle cantilene tuvine della frontiera siberiana-mongola alle cantate epico-totemiche dell’area ugrofinnica, fino ai canti Inuit del circolo polare artico.
Gli artisti offrono un’interpretazione personale dei canti, mantenendone autenticità e la sacralità. Il tutto intrecciato a creazioni originali composte per SYLVATICA, progetto poetico-musicale sul canto sciamanico prodotto dall’etichetta discografica delle isole Fær Øer TUTL Records, nota per le sue produzioni nell’ambito della world music, che unisce, in un filo sottile, l’estremo nord alle nostre regioni montane.
Tra i canti in rassegna ‘La ragazza orsa’, ‘Richiamo del fiume’, ‘Dialogo notturno col lupo’, ‘Accensione del fuoco’, ‘Canto della balena’, ‘Evocazione delle dee solari’.
Fuori dal rifugio gli alberi danzano al ritmo del vento, sotto un cielo bianco ancora non estivo malgrado la stagione. L’essenzialità dei suoni, in accordo con la potenza vibrante delle voci e l’auralità del racconto, offrono al pubblico la via dell’accesso ad un mondo atavico. Un mondo di sogni, evocazioni e visioni dove risiedono spiriti guida, antenati e saperi ancestrali. Nel petto di ognuno si accende un focolare che arde e, infine, divampa.
SYLVATICA è una collaborazione tra la cantante e danzatrice Barbara Zanoni, il cui lavoro artistico attiene all’ambito del femminile sacro e dello sciamanesimo arcaico, e l’arpista, poeta, più volte candidato al premio Nobel per la letteratura, Francesco Benozzo, antropologo, filologo ed insigne professore dell’università di Bologna. Soprattutto, Benozzo è uno spirito libero e pensatore anarchico, autore di diversi poemi e di numerosi studi sulle origini del linguaggio e sul retaggio sciamanico delle nostre culture.
Nel buio, dopo il concerto, si scende dalla vetta. All’improvviso si fa vedere un cervo, come quello riprodotto sulla copertina del CD: attraversa rapido la strada e saltella sul crinale. Una coincidenza, è solo una coincidenza…