Stazioni Lunari live a Roma: non tacciono i canti e si muove la danza
È andata in scena la sera del 12 luglio 2016 all’Auditorium Parco della Musica la tappa romana di Stazioni Lunari, un live ricchissimo.
Stazioni lunari nasce da un idea di Francesco Magnelli e si configura come uno spettacolo musicale itinerante che ospita sul proprio palco autori e musicisti sempre diversi, ospiti della padrona di casa Ginevra Di Marco, sempre in movimento tra le stazioni (o meglio le pedane su cui si sono poggiati i musicisti) tra cui ha determinato successioni, movimenti e una connessione mistica fra i diversi generi musicali degli ospiti.
A partecipare a quest’edizione lo stesso cast che il 21 luglio si esibirà a Carroponte (MI): buona parte degli ex CCCP e degli ex CSI, ovvero Giorgio Canali, Massimo Zamboni, Francesco Magnelli, Ginevra di Marco, la siciliana Carmen Consoli, il romano Max Gazzè e il calabrese Brunori Sas.
Il palco è stato disposto in modo da dare spazio a tutti gli elementi, che per quasi la totalità delle due ore e 30 minuti di live si sono mossi in un’armonia perfetta, esprimendo sintonia e coinvolgimento.
Al centro della scena è da subito Ginevra di Marco, la voce storica del punk anni ’80 italiano, che con la sua gonna gipsy e la sua voce limpida ha allietato gli spettatori cominciando con ‘Canzone arrabbiata’.
La Di Marco ha lasciato poi il testimone a Dario Brunori, posto sulla stazione di sinistra, che ha riscaldato ancora di più il pubblico della Cavea con ‘Come stai’ e ‘Guardia ’82’ per poi lasciar spazio alla Cantantessa, la sempre elegantissima Carmen Consoli. Acclamatissima dal pubblico, Carmen ha cantato ‘L’eccezione’, ‘L’abitudine di tornare’ e con Ginevra Di Marco una versione accorata di ‘Annarella’. La ‘Depressione caspica’ è stata narrata con gioia dalla Di Marco e dal compagno Magnelli, uniti al resto del ”supergruppo” e al pubblico per un abbraccio collettivo, quello cui ci si è stretti in realtà su ogni pezzo, più o meno storico, inserito nella scaletta dell’evento. E’ nella sua città ed è ancora più osannato Max Gazzè, che sceglie di cominciare il suo turno in questa grande performance collettiva sulle note di ‘Il Bagliore Dato A Questo Sole’ e poi con Ginevra Di Marco (e tutto il pubblico) su quelle di ‘Vento d’estate’. L’atmosfera è ancora calda e la padrona di casa ci ammalia con una canzone in francese, succeduta quindi da Brunori con la sua versione di ‘Io sto bene’ dei CCCP e la sostituzione dello stesso con Magnelli in postazione tastiere per una commovente ‘Arrivederci tristezza’.
Scrosciano lunghissimi applausi, impossibili da far placare anche con il brano seguente, ‘L’ultimo bacio’ di Carmen Consoli, che crea ancor più visibilio tra gli spettatori, affascinati da questa carrellata di emozioni in musica, giunta ad uno dei culmini con la sua cover della splendida ‘Amandoti’. In occasione di questo straordinario evento a prestare la propria voce è persino Massimo Zamboni, per la guerriera canzone dei CCCP intitolata ‘Oh! Battagliero’; torniamo ai CSI grazie a ‘Forma e Sostanza’ con cui ci delizia la Di Marco, ed è di nuovo il momento di Gazzè, che scherzosamente rimprovera Magnelli per la scaletta e porta all’Auditorium Parco della Musica le sensazioni dolcissime di ‘Mentre dormi’, per poi unirsi alla donna centrale del live che gli si affianca sulla pedana per ‘Cara Valentina’.
Seguono esplosioni rock con ‘Rosa’ di Brunori Sas e sullo stesso tema si passa a ‘Fiori d’arancio’ di Carmen Consoli, che illumina ancor di più un palco già colmo di splendore ed effetti visivi; ‘M’importa na sega’ dei CSI fa ancora ballare e la voglia di stare fermi non si placa perché tocca a ‘Sotto casa’ di Max Gazzè e a ‘Malarazza’ di Ginevra di Marco ed ai loro ritmi selvatici, sempre accompagnati dai cori e dalle melodie di Giorgio Canali e del resto della formazione.
Dopo un breve inchino è bis, con le esibizioni soliste: a dare il via è Dario Brunori con ‘Il pugile’, seguito da ‘Montesole’ dei PGR, ‘Blunotte’ di Carmen Consoli e la ”canzone da posteggiatore” (come definita per gioco da Gazzé e Magnelli”) ‘La vita com’è’, tratta dall’ultimo album di Max Gazzè.
Tutto il pubblico è ormai in piedi, sotto al palco allestito per Stazioni Lunari, felici di concludere questa serata di immensa unione artistica con un brano leggendario dei Csi: ‘Fuochi nella Notte di San Giovanni’.
Perché ”così vanno le cose e così devono andare” ed è fantastico che ”non tacciono i canti e si muove la danza”, in particolar modo durante serate così calde e così coinvolgenti.