Punkreas, 30 anni di musica ribelle
Milano, 25 gennaio 2020
L’Alcatraz, il tempio del rock milanese, ci accoglie per la celebrazione di uno dei compleanni più rilevanti per il punk italiano: i Punkreas compiono trent’anni e sono qui per festeggiare con il loro pubblico e molti altri amici.
Al nostro arrivo il locale inizia lentamente a riempirsi, mentre Il Corpo Docenti si prepara sul palco.
Senza presentazione, la band nata nel 2017 parte alla grande con un gran beat di batteria, che li mostra carichi ed entusiasti.
‘Povere Bestie’ il titolo di uno dei brani tratti dal loro primo album, intitolato per l’appunto “Povere Bestie”.
I suoni sono ottimi e permettono di percepire molto bene diverse sfumatura di basso e chitarra molto interessanti.
Descrivere la proposta inedita di questo trio non è semplicissimo; per chi non li conosce potremmo dire che la loro musica ha echi di Ministri, Afterhours e Verdena; alterna momenti di calma e introspezione a momenti di foga distorta e violenza, dove il basso e la chitarra si riempiono di distorsione.
A tratti, inserti di synth ed effetti particolari creano momenti leggermente psichedelici, come nel caso di ‘Astronave’.
Il loro set finisce molto in fretta e, come band di apertura, hanno indubbiamente fatto un buon lavoro.
Un’ottima scoperta per chi già non li conoscesse, sicuramente una band italiana da tenere sotto la lente e da approfondire.
È poi il momento dei Punkreas.
A questo punto lo stabile è veramente pieno, difficile muoversi.
Dopo un irriverente intro a luci spente, la combo di Parabiago parte con una serie di classici l’uno in fila all’altro, scatenando il pubblico in onore della prima decade della loro carriera, gli anni Novanta.
Inserti di presentazione tra un brano e l’altro introducono momenti diversi e ricordi; sul palco compaiono diversi ospiti, che alternano brani e collaborazioni.
A nastro, senza stop, compaiono Kety Passa, Mario Riso, Eva Poles (pubblico scatenato all’esecuzione di ‘AcidoAcida’ dei Prozac+ con la cantante) e Sebi dei Derozer, che ricorda come alla ‘Nostra Età’ i Punkreas suonavano e suonano ancora punk.
Fin’ora una grande celebrazione all’insegna dei ricordi per tutti coloro che li seguono dai primi anni della loro costituzione ma non è finita qua.
Una breve pausa ed un intermezzo a luci spente introduce la seconda parte del concerto, che vede protagonista gli anni Duemila.
Inutile dire che tutti gli estratti da “Pelle” vengono cantati all’unisono e scatenano un’energia difficile da descrivere.
Diversi ospiti animano anche questa seconda parte della scaletta, tra cui I Ministri, Auroro Borealo, Olly Riva, i Modena City Ramblers, che con ‘Modena-Milano’ si presentano in tutta la loro forma.
Momenti più seri si alternano ad altri di puro divertimento, non mancano le finestre per ribadire l’impegno sociale dei nostri, attivi da sempre anche su questo fronte. Il pubblico è estremamente variegato, abbiamo giovanissimi e persone che probabilmente hanno vissuto già da adulti brani come ‘Toda la noche’, scelta sicuramente notevole per scatenare la commozione di tanti presenti.
I suoni sono abbastanza chiari e permettono di percepire bene tutte le partecipazioni degli ospiti e l’ottima sezione fiati, che impreziosisce con arrangiamenti dal vivo molti brani dando una certa raffinatezza non scontata.
Paletta si commuove più volte, vedendo l’affetto dimostrato dal pubblico e ricordando una strada percorsa in tanti anni, che sembra infinita.
Con ‘Aca Toro’ e ‘Canapa’ purtroppo la festa finisce, ma ci sarebbe energia per andare avanti ancora.
Nel complesso, un evento di notevole caratura, per gli appassionati dei Punkreas ma non solo: per tutti gli amanti della musica ribelle italiana.