Finale Premio Buscaglione 2016: il Sanremo dell’indie
Hiroshima Mon Amour, finale del Premio Buscaglione 2016. Oggi 5 marzo ha nevicato, a Torino fa Fred, se mi passate una battuta che non fa ridere. Per le battute che fanno ridere bisogna aspettare Dente alla fine. Ma prima ci sono gli artisti in gara, i 4 nomi che hanno superato le due semifinali alle Officine Corsare e le selezioni della direzione artistica.
Il Premio Buscaglione è un po’ il Sanremo dell’indie. È appena alla quarta edizione ma gli organizzatori sono riusciti a farlo diventare un evento di enorme richiamo a livello nazionale. Come mai funziona così bene? Il primo motivo è evidente: i premi sono concretamente appetitosi, molti soldi cash in palio e live in festival convenzionati, e altri premi tra partecipazioni su radio (King Kong Radio1), eventi grossi (Meeting Etichette Indipendenti), produzioni (Tempesta Dischi).
“Sotto il cielo di Fred” è la rete di eventi di cui questo concorso fa parte, da qui sono passati molti gruppi che fanno il pieno di gente nelle serate e anche di like su facebook. E poi ci sono molti altri motivi come la “Notte rossa Barbera” nelle piole torinesi e varie situazioni ispirate al lifestyle “dal whisky facile” alla Fred Buscaglione che in questa città aveva inventato il rock’n’roll quando non si usavano ancora le chitarre elettriche.
Una tra le cose che rendono bene, secondo me, è la presentazione dal vivo degli artisti, 2 pezzi e una cover di Fred, esibizione dolorosamente breve per chi suona ma che consente di presentare il top del proprio repertorio, e lasciare al pubblico l’impressione migliore possibile, con quel tanto che basta di curiosità per ascoltare qualcosa di più sul da me avversato ma pur sempre utile Spotifail.
Del Premio Buscaglione quest’anno è Gigi Giancursi il presentatore, ruolo che ancora mancava alle sue molteplici identità – musicista, produttore, direttore artistico, e in generale ospite particolarmente richiesto in giurie, workshop, qualsiasi cosa ci azzecchi con la musica indipendente – insomma c’è chi si chiede se come Carlo Conti confermerà la sua conduzione della prossima edizione del festival. Stasera c’è l’accento toscanaccio di Ufo degli Zen Circus a fare coppia con il suo amico “Sgisgi”. Nessun artista torinese in gara, ma sono tanti tra il pubblico.
Si inizia coi napoletani Blindur, chitarra banjo grancassa, Massimo il cantante libera la sua voce melodica ma anche possente, un po’ alla Cisco. In più è ipovedente, non ci faccio molto caso ma ci penso davvero solo dopo l’esibizione, durante la mini-intervista con Sgisgi e Ufo. Immagino che per esempio io non saprei nemmeno come accordare la chitarra senza vedere le lucine del tuner, lui invece fa tutto con una completa naturalezza e una bella pacca di autoironia.
Fiorino, talento mancino, si autodefinisce un “Dente avvelenato” e l’espressione è abbastanza azzeccata. È il più Buscaglionese tra tutti gli artisti in gara. Un po’ Dallese anche. Se fossi stato giurato avrei giurato per lui, se non altro sembra il più a suo agio nella cover, ‘Una sigaretta’ (con sigaretta).
LA MUNICIPàL vengono da Lecce. La tastierista Isabella è l’unica donna tra gli artisti. Quando il cantante Carmine dice che è sua sorella, il pubblico di maschietti accoglie con soddisfazione la notizia, visto che si presume sempre che la ragazza del gruppo sia la fidanzata del cantante. L’amore di Carmine è evidentemente Valentina Nappi, pornostar cui è dedicata una delle loro canzoni.
Gli Albedo hanno dalla loro il caso: è stato un loro amico a iscriverli, e l’hanno scoperto quando sono stati chiamati per le selezioni, che è un po’ la situazione ideale perché azzera le ansie di selezione. Le chitarre sono classicamente rock, i testi invece un esperimento di scrittura niente male, “anatomico”, che vale la pena approfondire ascoltando tutto il disco “Lezioni di anatomia”.
Una breve pausa per sparecchiare il palco e arriva il super ospite: Dente, solo lui, la sua chitarra e il suo ego. Battutista dandy/aforista indie, canzoni di non amore, leggerezza cinica ma non avvelenata, per le ragazze in prima fila è un piacere litigare con lui: come tutte le sue fan sanno, “l’amore non è bello”.
Infine i verdetti: il Premio Buscaglione 2016 va ai Blindur, che vincono anche la produzione di Tempesta Dischi; il premio della critica agli Albedo, Fiorino va in radio a King Kong Radio1 e La Municipàl al MEI. Per il resto delle info è cosa buona e giusta farsi un giro sul sito della manifestazione e leggere le interviste qui e qui.
Che notte, questa notte: il “dopo-festival” è il dj set di Avanzi di Balera, coda per entrare e coda per uscire, coda per bere e coda per pisciare, coda per riprendere la giacca che Luigi De Palma ha lasciato nel guardaroba prima di affrontare questa maratona fotografica. Non capita spesso di vedere un pienone del genere da queste parti, soprattutto se pensiamo che i protagonisti della serata sono ragazzi ancora sconosciuti ai più. Torino cala una coperta di nebbia, ma sotto il cielo di Fred nessuno ha sonno.
Puoi vedere la gallery completa della serata qui.