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Andrew Strong

Porretta Soul Festival 2024 | Andrew Strong

ANDREW STRONG PROTAGONISTA ASSOLUTO AL PORRETTA SOUL FESTIVAL 2024

Il Porretta Soul Festival si conferma tra gli eventi più importanti del panorama musicale europeo

Porretta Terme (BO), 28 luglio 2024

Il Porretta Soul è un appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati di Soul e Rhythm and Blues. Nel corso delle sue 36 edizioni ha visto esibirsi i maggiori gruppi Soul al mondo, alcuni addirittura giunti appositamente in Europa per la prima volta. Parliamo di autentiche leggende, tra cui Rufus Thomas e Bobby Rush.

L’idea del festival nacque dopo l’incontro di Graziano Uliani, fondatore e direttore artistico del festival, con la famiglia Redding a Macon, Georgia. L’occasione, le celebrazioni per il ventesimo anniversario della morte di Otis Redding  Era il 10 Dicembre 1987 e la promessa di un festival in onore di Big O si trasformò in realtà.

È il tripudio della musica dell’Anima dunque, che ravviva la cittadina in una grande festa di quattro giorni. L’edizione 2024 ha offerto un ricco palinsesto di concerti, workshop e incontri. Come in un viaggio nel tempo, il festival ha così omaggiato le radici del Soul ed i suoi grandi protagonisti. Tra gli ospiti più attesi, Andrew Strong.

Nato a Dublino nel 1973, Andrew Strong ha conquistato il cuore del pubblico internazionale grazie alla sua straordinaria interpretazione di Deco Cuffe nel film cult del 1991 “The Commitments”. Il film è un ritratto divertente e toccante che celebra l’amore incondizionato per la musica. Racconta la storia di un gruppo di giovani di Dublino che decide di formare una band Soul seguendo le orme di James Brown, Wilson Pickett, Otis Redding e Sam Cooke.

Il momento più celebre è quello in cui Jimmy Rabbitte, aspirante manager, prova a convincere i musicisti del gruppo a dedicarsi alla Soul Music. Ci prova mostrando loro un video di James Brown. All’obiezione di essere troppo bianchi per il Soul, resta iconica la risposta:

«Gli irlandesi sono i più negri d’Europa, i Dublinesi sono i più negri d’Irlanda, e noi di periferia siamo i più negri di Dublino, quindi ripetete con me ad alta voce: “Sono un negro e me ne vanto!”»

Andrew Strong al Porretta Soul è accompagnato dalla Dublin Soul Band. Insieme ad essa, ha infiammato il palco nell’ultima serata della prestigiosa kermesse con la sua voce potente, regalando al pubblico un’esperienza indimenticabile.

Figlio di Rob Strong, uno dei più rispettati cantanti irlandesi degli anni ’70, Andrew ha avuto una carriera importante che lo ha portato a suonare con i grandi nomi del rock. Un esempio? Si va dai Rolling Stones a Prince, senza scordare Elton John.

L’artista arriva puntuale sul palco presentato come ogni anno da Rick Hutton, conduttore radiofonico e musicista britannico. Si presenta indossando una sgargiante camicia floreale e preceduto da una jam dei suoi Dublin Soul. Eamon Flynn alle tastiere e Hammond B3, Conor Brady alla chitarra solista (entrambi musicisti della colonna sonora di “The Commitments” da oltre 12 milioni di copie vendute), Igor Pichon al basso, Fabrice Bessiuat alla batteria, Sylvain Tejerizo al tenor sax, e Sebastian Claveau al trumpet.

Si inizia alla grande con ‘Hard to Handle’, brano scritto da Otis Redding nel ’68, seguito da ‘The dark end of the street’ di James Carr. Si prosegue poi alternando classici del Rhythm and Blues a ballate Soul. Andrew Strong trascina il pubblico con la sua voce, eseguendo ‘Take me to the river’ di Al Green e citando il cantante scozzese Frankie Miller. Di quest’ultimo interpreta la romantica ballata ‘Sending me Angel’.

Il concerto prosegue con Strong che imbraccia la sua Stratocaster Tobacco Sunburst per rendere omaggio al grande Joe Coker. L’occasione è la sua versione di ‘Feelin’ Alright?’, brano del 1968 scritto da Dave Mason dei Traffic per il disco eponimo. Continua così con la geniale ‘Grits ain’t groceries’ di Little Milton per arrivare all’apice della serata con una doppietta.

Si tratta di ‘Mustang Sally’, brano portato al successo da Wilson Pickett nel 1966, seguita successivamente dalla formidabile ‘Gimmie some lovin” presente nella pellicola di “The Blues Brothers”. Non è un caso che la Bluesmobile, la vera Dodge Monaco del 1974 guidata da Elwood Blues, sia presente al Festival. Serve a ricordarci che «Everybody needs somebody Everybody needs somebody to love». Ed è festa per tutti.

Bluesmobile
La Bluesmobile dei Blues Brothers al Porretta Soul Festival 2024

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