Pet Shop Boys, non li ferma nemmeno la pioggia
Unica data italiana alla Cavea dell’Auditorium Parco Della Musica di Roma che ha ospitato il “Dreamworld: Greatest Hits Live Tour” dei Pet Shop Boys.
Neil Tennant e Chris Lowe hanno regalato forti emozioni non solo ai fan accorsi da tutta Italia ma anche a quelli stranieri.
Ne è un esempio John di Leeds, che appena saputo della tappa nella città eterna ha colto l’occasione per organizzare una vacanza e poter assistere proprio in Italia al concerto.
Stesso discorso anche per Charlotte, arrivata apposta da Lione seguire il duo e che non si è scoraggiata nonostante il maltempo, ballando letteralmente per tutta la durata del concerto sotto l’acqua.
Quello dei Pet Shop Boys è anche questo: un dialogo tra sconosciuti, accomunati non solo dalla passione per la musica ma quella per un gruppo.
Sconosciuti che chiacchierano, interagiscono, vivono insieme l’atmosfera del concerto.
Indubbiamente, quello a Roma è stato uno spettacolo fatto di grandi successi ed effetti luminosi fantastici.
Parlando delal scaletta, la serata è iniziata con ‘Suburbia‘, sostenuta da un gioco di luci che ha fatto da apparire dal nulla, sotto due lampioni, Neil Tennant e Chris Lowe.
Sono bastati due brani per togliere tra la platea ed il palco ogni barriera fisica: il pubblico si è alzato in piedi, lasciando la propria postazione e riversandosi a ballare ai piedi di Tennant.
Poche, pochissime interazioni durante la serata: lo spazio è tutto per loro, le canzoni.
Il clima di divertimento non si è guastato nemmeno quando un forte acquazzone si è abbattuto sulla Cavea: i Pet Shop Boys non si sono fermati, lo spettacolo ne è uscito vincitore.
Una dopo l’altra sono arrivate ‘Opportunites‘, il medley ‘Where The Streets Have No Name / Can’t Take My Eyes Of You‘, ‘Rent‘, ‘Domino Dancing‘.
Un salutoalla città e, proprio su ‘Domino Dancing‘, forse Tennant ha capito quanto il pubblico fosse partecipe ed ha esordito con un «That’s amazing».
Sulle note di ‘New York City Boy‘ un attimo di paura, quando Neil è caduto (probabilmente è scivolato a causa del palco bagnato). Nel clamore generale si è rialzato con un grande sorriso e un rassicurante «All ok».
C’è stato anche tempo per un regalo: un momento acustico che ha visto Neil Tennat imbracciare la chitarra e suonare ‘Drunk‘.
La chiusura, sotto la pioggia, con due capolavori: ‘West End Girls‘ e ‘Being Boring‘.
La serata è finita, si spengono le luci, si smette di cantare: l’acqua ci ha letteralmente inzuppati, è ora di andare a casa.
Bagnati, sì, ma decisamente soddisfatti per una serata strepitosa.