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Mr Everett

Mr Everett live a Bologna: eccellenza elettronica (e forse anche di più)

Un venerdì deserto tra le strade bolognesi, quello del 27 gennaio, ma non in zona del Covo Club, una tra le eccellenze dei locali vivaio del panorama musicale italiano e non, pieno di promesse artistiche spesso mantenute alla grande.
In scena un vero fermento dell’elettropop italiano, Mr Everett, progetto nato a Bologna poco più di anno fa ma con all’attivo già decine di date quasi in tutta Italia e con alle spalle aperture a nomi come AfterCrash, LandLord, Pop_x e Godblesscomputers.

Apertura volante con l’esordio assoluto di Path Switch aka Francesco Piazza, one man project chitarra e voce, che propone venti minuti di un noise pop toccante e con alta emotività.
Le sue melodie entrano da subito in testa e il loro potenziale è coadiuvato da una sostanza già presente.
Progetto meritevole, già dall’inizio l’impressione di funzionare è tanto imponente quanto solare.

Leggero stacco, i dieci minuti canonici da dedicare ad una sigaretta e ad una bevuta, e quando la buona calca di pubblico rientra gradualmente nel locale dal retro spunta Rupert, l’anima androide dei Mr Everett, ed è subito inquietante affetto dalle sue prime sporadiche note vocali.
Il resto del progetto, coperto con maschere squadrate e di grande cura, segue nel successivo approccio scenico col pubblico, sempre tra mistero ed intensi momenti di euforia.
Una voce, due strumentisti elettronici distribuiti Mac, tastiere, pad ed effettiere varie, e un androide: il live comincia e si entra subito nel loro mondo.
Il loro suono è letteralmente pazzesco, sospeso tra melodie immerse tra una continua spinta, dense nuvole di oniricità ed un gran tappeto minimalista: freschezza, raffinatezza, e una già anticipata grande cura nelle minuzie.
Dall’assemblare tempestivamente e riempire ogni melodica frequenza fino all’emotiva coordinazione nelle coreografie si passa a momenti apparentemente vuoti gestiti molto bene (nell’attesa di un piccolo imprevisto tecnico, il cantante ha improvvisato una base con la sola voce registrandola in sequenza, con grande coinvolgimento delle persone presenti), che pongono in evidenza la loro naturale trasparenza visiva nel rapporto col pubblico.
Be You‘ (remixata già da una ventina di dj), ‘Netrip‘ e ‘6AM‘ sono solo alcune delle perle di questo venerdì che è stato un vero spettacolo per gusto, ballo e ondata di emozioni.
Una vera eccellenza elettronica, e forse anche qualcosa di più.

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