Marco Masini, cantautore del nostro quotidiano
Marco Masini arriva ad Alessandria con una nuova tappa del suo tour “T’innamorerai di Noi – Oltre 30 anni insieme”
In occasione del trentennale dell’uscita di uno dei suoi album più fortunati, Masini torna nei teatri
Era l’estate del 2001 quando vidi per la prima volta un concerto di Marco Masini.
Il legame pubblico-artista era già molto forte ed evidente, nonostante egli avesse appena deciso di abbandonare la carriera di cantautore.
Decisione triste arrivata a fronte delle polemiche ed insinuazioni di una parte della critica e dei mass media, che lo etichettarono come portatore di energie negative e sfortuna.
Quel concerto fu molto d’impatto, e non solo dal punto di vista emotivo.
Gli arrangiamenti delle canzoni e la formazione minimal della band diedero allo spettacolo un appiglio più rock dove la protagonista principale era la musica suonata.
E questo nonostante in scaletta non ci fossero i brani di “Scimmie”, l’album rock e controverso di Marco Masini (che se non conoscete vi invito ad ascoltare).
Da allora ne ho visti molti altri di concerti di Marco, un po’ in tutte le salse.
Negli anni la band è cambiata ed anche il suo modo di comporre e fare musica è diverso.
Lo spettacolo, però, ha sempre mantenuto un livello esecutivo ed una cura nei suoni e nei dettagli molto alto.
Questo, anche, grazie alla sua attitudine nello stare sul palco e a interagire con i musicisti.
È bene ricordare a proposito che Marco Masini prima di essere un cantante è un musicista e produttore.
Per anni ha fatto la gavetta in studio e sui palchi collaborando con molti artisti italiani, tra cui Raf e Umberto Tozzi.
Ma torniamo al presente e alla data di Alessandria.
Quella al Teatro Alessandrino è la seconda di un mini tour che andrà avanti fino ad aprile e probabilmente riprenderà in estate.
Il concerto inizia con ‘Generation‘, brano che mancava nelle sue scalette da un bel po’.
Forse non il singolo più famoso del Maso ma un brano molto importante nella sua carriera artistica perché ne segnò il ritorno sulle scene da cantautore.
Poi è la volta del trittico di canzoni sanremesi, presentate nelle sue ultime tre partecipazioni al Festival: ‘Il Confronto‘, ‘Spostato di un Secondo‘ e ‘Che giorno è‘.
Prima di arrivare alle grandi hits degli anni ‘90 c’è posto anche per ‘Io ti Volevo‘, brano non tra i suoi più conosciuti.
Al quale, evidentemente, l’artista è molto legato essendo quasi sempre presente nelle scalette degli ultimi anni.
Poi parte il grande viaggio tra le canzoni che hanno segnato la prima parte della sua carriera.
Da ‘Disperato‘ a ‘Perché lo Fai‘, da ‘Cenerentola Innamorata‘ a ‘Principessa‘ fino alle hits estive di ‘Ti Vorrei‘ e ‘Le Ragazze Serie‘ riproposte in una veste funky-pop eseguita magistralmente dalla band.
Durante il concerto Marco Masini ricorda alcune figure importanti per la sua carriera artistica, figure che definisce «i tre Giancarli».
Il primo è Giancarlo Bigazzi, paroliere con cui ha scritto molte delle sue canzoni più famose.
Tra esse anche ‘Lasciaminonmilasciare‘ che esegue in ricordo della loro ultima collaborazione prima della sua morte.
Poi suo padre Giancarlo, scomparso di recente, che lo ha sempre spronato nell’inseguire i suoi sogni e a cui è dedicata l’esecuzione (sempre molto toccante) di ‘Caro Babbo‘.
E infine, Giancarlo Antonioni, giocatore della Fiorentina di cui Marco è un grande tifoso – «è ancora vivo e ci sentiamo ogni mattina per sapere come sta».
Una menzione speciale va al suo amico pianoforte, presenza costante nella sua vita e che l’ha aiutato a superare molti momenti di difficoltà.
L’esecuzione piano e voce di brani come ‘Malinconia‘, ‘Ci vorrebbe il mare‘ e ‘Il Piccolo Chopin‘ alzano notevolmente il carico emotivo dello spettacolo.
Il concerto si conclude con l’esecuzione di ‘T’innamorerai‘, con i bis ‘Bella Stronza‘ e ‘Vaffanculo‘ dove come da consuetudine il pubblico raggiunge il sottopalco, seguiti dall’intima ‘Marco come Me‘.
Quello del Teatro Alessandrino è l’ennesimo sold out che certifica come è profondo il legame affettivo tra Marco e i suoi fans.
Le sue canzoni e le sue melodie continuano ad emozionare un pubblico eterogeneo composto da fan storici che nel frattempo sono diventati genitori, tramandando l’amore per la musica di Masini ai figli.
Per il sottoscritto, Marco Masini rimane un grande interprete e musicista della scena musicale italiana.
Un collezionista di musiche e melodie che arrivano subito al cuore.
Un coraggioso cantautore di storie reali che molto probabilmente ad una parte della società promotrice del “positivismo a tutti i costi” dava (e continuerà) a dare fastidio.
Gran bello articolo rende onore ad una delle voci più belle italiane e sicuramente anche a noi “Masiniani” Che lo seguiamo da anni
Grazie !