Macello Pubblico Fest, musica per tutti i gusti
Carpi (MO), 30 novembre 2018
L’ultimo venerdì di novembre si è svolto al Mattatoio Culture Club di Carpi la prima edizione di un festival all’insegna della vera dottrina DIY, che ha visto salire sul palco quattro band tutte italiane, dal sound che va dall’emo-pop più malinconico al garage-rock più movimentato finendo con l’elettronica: il Macello Pubblico Fest.
La serata è stata organizzata dal nuovo collettivo Circolo Mattatoyo che da poco collabora con lo storico locale carpigiano e che per l’occasione ha ideato una fanzine totalmente autoprodotta, dai toni oscuri ed ironici, a tratti danteschi, per darci un’idea di cosa ci aspetta dalla serata.
I primi a salire sul palco sono i CAU, band di tre freschi ragazzi veronesi, che presentano il loro omonimo primo Ep uscito a maggio di quest’anno.
Pezzi brevi e diretti, caratterizzati da atmosfere sognanti e malinconiche improvvisamente interrotte da chitarre incisive, tipiche di quell’emo con la E maiuscola dei primi Mineral.
Di tutt’altro stampo sono gli Yonic South, che seguono i CAU nella line up della serata e che già dal nome sono tutto un programma.
Composti da alcuni membri dei Bee Bee Sea, ci regalano un live dal sound sporco e movimentato che richiama molto gli Oh Sees: chitarre irriverenti e ritmi ossessivi che rendono impossibile lo star fermi. Ottimo esempio di come si può suonare un ottimo garage rock senza prendersi troppo sul serio.
Altro giro altra corsa e sul palco salgono i Futbolìn.
Band screamo proveniente sempre da Verona, ci suonano il loro ultimo disco uscito a gennaio del 2018 per la DiNotte Records,”Shy Guys, Malmo Days”.
Con voce urlata, ritmi violenti e dissonanti che in alcuni tratti sfociano nell’hardcore, i Futbolìn si esibiscono in un live coinvolgente e a tratti spiazzante.
Poco dopo aver improvvisato un’improbabile cover di ‘Wherever you will go‘ dei The Calling, si gettano tra il pubblico e si sistemano comodamente su due poltrone nel bel mezzo della sala, continuando il live appollaiati lì.
Il pubblico è elettrizzato e nel finale viene richiesto a gran voce un ulteriore pezzo, che la band immediatamente concede.
L’ultima band ad esibirsi sono gli Asino, duo di Carrara composto da Giacomo “Jah” Ferrari (voce, batteria) e Orsomaria Arrighi (voce, chitarra).
Cantautorato sperimentale italiano con testi ironici, citazioni di Umberto Eco e chitarre incisive, questa band suona interamente l’ultimo Ep “Amore” , che conclude una trilogia iniziata dal loro primo lavoro uscito nel 2012 “Crudo”, seguito due anni dopo da “Muffa” (leggi qui la recensione).
Difficili da inquadrare in un solo genere, gli Asino fanno trasparire influenze malinconiche con una batteria grintosa e sferzante, che ricorda molto i nostrani Zeus!, il tutto condito con della sana autoironia e cinismo che rende i loro live decisamente non convenzionali.
Infatti, al centro del palco posizionano un cartonato di un Tyrannosaurus Rex e per l’ultimo pezzo distribuiscono dei coloratissimi fischietti di plastica tra il pubblico che entusiasta partecipa alla sinfonia.
Band nuove e frizzanti, clima famigliare ed accogliente, questa prima edizione del Macello Pubblico Fest è stata un vero e proprio successo: speriamo vivamente che continui così.