Oca Nera Rock

Turn ON Music

Luppolo In Rock 2023, Day 01: in beer we trust

Dopo averne tanto sentito parlare, è arrivato anche per il sottoscritto il momento di sperimentare in prima persona questo festival, sempre descritto da chi vi ha partecipato come una delle manifestazioni più gradite e meglio organizzate dell’intero panorama festivaliero del nostro paese.
La curiosità, acuita anche e soprattutto da un bill parecchio interessante, viene subito soddisfatta fin dall’arrivo al Parco Delle Colonie Padane a Cremona: zero problemi di parcheggio, pochi passi attraverso il parco alberato e sei subito all’ingresso di un’area a libero accesso, che fa da anticamera alla zona concerti vera e propria.
Una miriade di tavoloni e panche circondate da innumerevoli punti di ristoro (senza token!), bancarelle e gradite amenità similari mi fanno scrollare di dosso l’incubo della spianata infuocata dell’Ippodromo in cui hanno suonati gli Iron Maiden, e mi proiettano per un paio di giorni in quella che ha tutta l’aria di una organizzatissima sagra paesana, allietata però da alcuni dei nomi più prestigioso del panorama metal mondiale.
E in un festival che si chiama Luppolo In Rock, se da una parte il protagonista non può che essere il rock, dall’altra è la birra, buona ed abbondante, che scorrerà a fiumi nelle assetate gole dei metallari accorsi a Cremona.

Accedendo all’area concerti veniamo però raggiunti immediatamente da una pessima notizia: i Crash Diet, interessantissimo combo sleaze-metal svedese, non potrà partecipare alla manifestazione a causa di problemi con i voli che ne hanno impedito l’arrivo in Italia. È oramai troppo tardi per poter organizzare un’eventuale sostituzione, si opta così per ritardare di un’oretta l’avvio dell’attività concertistica, con l’ingresso sul palco dei Dobermann, trio torinese in attività dal lontano 2011. Fautori di un energico hard rock’n’roll che parte dal punk e finisce nello sleaze, Paul Del Bello (cantante/bassista nonché fondatore della band – probabilmente qualcuno di voi lo ricorderà anche come bassista di Adam Bomb), Antonio Burzotta (batteria) e Valerio ‘Ritchie’ Mohicano (chitarra) riescono a scaldare ulteriormente una giornata che calda lo è già di per sé, con una decina di brani tratti principalmente dagli ultimi loro due dischi, “Pure Breed” e “Shaken To The Core”.  Nonostante abbiano passato buona parte degli ultimi 10 anni on the road, non avevo ancora avuto modo di vederli suonare dal vivo: un peccato, perché il loro set mi ha parecchio divertito e spronato ad approfondire la conoscenza di questa bella realtà nostrana.

La serata prosegue con gli Eclipse, melodic hard rockers svedesi che il pubblico italiano, per lo meno quello avvezzo a questo tipo di sonorità, conosce molto bene: sono accasati presso la nostrana Frontiers Records, hanno già suonato diverse volte nel nostro paese e, soprattutto, hanno in Erik Martenson un formidabile song-writer ed un front-man di caratura superiore, un concentrato saltellante di energia, che ad ogni concerto riesce sempre ad esprimersi al 200%. Lo affiancano il fido chitarrista Magnus Henrikson, e la pregevole sessione ritmica fornita da Victor e Philip Crusner, rispettivamente basso e batteria.

Si diceva delle capacità compositive di Martenson: il ragazzo ha perfezionato con gli anni una capacità fuori dal comune nello scrivere bridge e chorus assassini, che finiscono poi in canzoni anthemiche ed irresistibilmente catchy, il cui ritornello ti si pianta nel cervello senza più volerne uscire. Negli album fino ad ora pubblicati dagli Eclipse si trovano sempre almeno quattro o cinque di queste killer song, che poi vengono regolarmente estrapolate quando si tratta di mettere insieme la set-list per l’esibizione live: un coacervo di riff e cori micidiali, con un Martenson  impegnato a percorrere in lungo ed in largo lo stage come non ci fosse un domani: pezzi come ‘The Downfall Of Eden’ piuttosto che ‘The Hardest Part Is Losing You’ o la power-ballad ‘Hurt’ scatenano il sing-along del (non eccessivamente numeroso) pubblico presente che dimostra amore totale, decisamente ricambiato, per Martenson e compagni. In scaletta troviamo anche il nuovo singolo ‘Hearts Collide’ che anticipa l’imminente uscita del loro nuovo album “Megalomanium”, previsto per settembre: nessuna sorpresa, si tratta di un brano tipicamente Eclipse, sorretto dal solito ritornello penetrante ma che onestamente aggiunge molto poco a quanto già espresso dalla band in precedenza. Nulla toglie, comunque, alla gradevolezza del pezzo, che si lascia molto ben ascoltare.

Pur sminuita dal mancato arrivo dei Crash Diet, la presenza svedese in questa prima serata luppoliana rimane comunque di primordine. A dare il cambio agli Eclipse sul palco cremonese arrivano infatti gli H.E.A.T., il quintetto che da Upplands Vasby, nei dintorni di Stoccolma, è partito nel 2007 con il dichiarato intento di conquistare lo scettro di più acclamata melodic hard rock band europea. A 16 anni di distanza, l’obiettivo può dirsi raggiunto: senza voler suonare toppo assolutisti, la qualità che traspira dai solchi dei loro brani ha davvero pochi rivali, per lo meno a livello continentale. Il percorso non è comunque stato privo di ostacoli. Dopo due ottimi album, nel 2010 la band dovette rinunciare, a causa di gravi problemi di salute, al proprio front-man e membro fondatore Kenny Leckremo, per sostituirlo con Erik Gronwall, un giovanotto di belle speranze e recente vincitore della versione svedese di ‘American Idol’. Gronwall si rivela front-man e cantante d’eccezione, e con lui alla voce gli H.E.A.T. registrarono altri 4 album, uno più bello dell’altro e con i quali raggiunsero davvero il vertice del melodic rock europeo. Il tutto dura fino all’ottobre del 2020, quando Gronwall lascia la band, per perseguire interessi diversi, in realtà minati da una leucemia che ne ha seriamente minacciato l’esistenza stessa. Viene così richiamato nei ranghi il buon Leckremo, che nel frattempo ha risolto i propri problemi di salute ed è finalmente pronto per riprendere la sua posizione di front-man. Ed è sulle note di ‘The Heat Is On’ che Kenny irrompe sul palco, seguito dai suoi compagni d’avventura. Si parte con una ‘Back To The Rhythm’ che fa saltare come grilli tutte le prime file, e che inaugura un set intenso e coinvolgente, con un Leckremo scatenato che rimbalza come una pallina da flipper da un lato all’altro dello stage. La maggioranza dei brani arriva dagli ultimi due album, abbiamo così modo di ascoltare le varie ‘Rock Your Body’ piuttosto che ‘Hollywood’ in un crescendo di intensità che raggiunge il proprio apice con la conclusiva ‘Nationwide’. Qualche richiamo al passato lo troviamo con ‘Living On The Run’ e con ‘Beg Beg Beg’ senza dimenticare ‘Redefined’ dal bellissimo ‘Into The Great Unknown’, uno dei pezzi più atipici presenti nel repertorio della band e, guarda caso, uno dei miei preferiti.

Ogni festival metal dovrebbe avere un re o quanto meno una regina, ed il Luppolo In Rock non fa eccezione chiamando a chiudere la prima serata di concerti un’autentica Metal Queen, l’inossidabile Doro Pesch che dall’alto delle sue 59 primavere prende possesso del palco con teutonica regalità ed infiamma la serata con ‘I Rule The Ruins’, il primo dei brani con cui Doro omaggia la formazione che l’ha portata al successo, i Warlock, con il cui repertorio alimenterà più di metà concerto. Ecco così scorrere via anthem metallici come ‘Eartshaker Rock’, ‘Burning The Witches’, ‘Metal Racer’ senza dimenticare l’epica ‘Fur Immer’ o quell’inno immortale che è ‘All We Are’.

L’età non sembra aver particolarmente intaccato la voce ed il fisico della Signora Pesch: presenza scenica impeccabile, perfetto comando della propria voce ed una solida backing band hanno fatto di questo concerto un’occasione speciale, in cui rivisitare non solo il glorioso passato dei Warlock, ma anche la vivace carriera solista della cantante tedesca, da cui ascolteremo ‘Time, For Justice‘, ‘Blood Sweat And Rock’n’Roll‘ ma soprattutto ‘Raise Your Fist In The Air’ e quella ‘All For Metal’ a cui spetta l’onere di chiudere sia il concerto di Doro che la prima serata di questo bellissimo festival cremonese.

Cremona, 21 luglio 2023
Photogallery © Stefano Panaro

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.