Una band irrefrenabile: Verdena live a Ferrara
Una frizzante Ferrara il 15 Luglio ha ospitato la seconda data emiliana dell’Endkadenz Tour dei Verdena in occasione del Ferrara sotto le stelle, festival estivo tra i più importanti italiani che negli anni scorsi ha ospitato band del calibro di Franz Ferdinand, Pixies, Sonic Youth, Arcade Fire, King Crimson e Sigur Ròs e artisti come Lou Reed, Beck, Bob Dylan e David Byrne.
A fare da spalla al gruppo bergamasco, uno dei personaggi musicali attuali più apprezzati da pubblico e critica negli ultimi tempi: Jacopo Incani, in arte Iosonouncane.
Il tutto inizia poco prima delle 21 e l’artista sardo trapiantato a Bologna dà forte spettacolo regalando al pubblico una commistione di pop, elettronica, psichedelia e acuti laceranti che hanno fortemente trascinato e sorpreso tutti gli spettatori presenti a Piazza Castello.
Inizio di serata meritevole con la riproposizione integrale del suo album DIE, destinato presto a diventare un must della discografia della musica italiana degli anni 2000.
Breve attesa, alta suspense, i primi “Fuori! Fuori!” (che classicone eh…), ed eccoli sul palco del Ferrara sotto le stelle, 4 anni dopo il loro indimenticabile live incluso nel dvd di Wow.
Inizio con tris di pezzi direttamente da Endkadenz Vol.1, ossia “Alieni fra di noi”, “Un po’ esageri” e “Sci desertico”, e già tutto il pubblico di Piazza Castello è in fermento, fermento che si tramuterà in una prima esplosione con “Loniterp” e “Scegli me”, dal poco fa citato Wow.
Dopo il turno dell’ultimo singolo “Contro la ragione” e della martellante “Derek” e un divertente intermezzo con Alberto e Luca che accennano l’inizio di “Take up the stethoscope and walk”, si vola con i 10 minuti di “Sotto prescrizione del Dott. Huxley” e la onirica “Miami Safari” dal loro secondo album Solo un grande sasso, anno 2001.
L’ambo acustico con “Nevischio” e la classica “Trovami un modo semplice per uscirne”, l’inquietante pop di “Nel mio letto”, la lunatica “Puzzle” e l’apice forse di tutto il concerto, “Miglioramento”, foga assurda tra il pubblico tra la malinconia e la frenesia. Ritorno al passato con l’adolescenziale “Viba”, la trascinante “Muori Delay” e un capolavoro endkadenziano come “Rilievo”, con tanto di finale jammato tra gli echi tribali di Roberta e il delirio chitarristico di Alberto.
Encore con il pokerissimo formato da Morbida, praticamente inedita durante tutto il tour, la viscerale “40 secondi di niente”, “Luna”, la travolgente “Don Calisto” e, come di consueto in questo tour, il finale con “Funeralus” che porta a termine la data numero 31 del tour di Endkadenz.
Una bellissima serata con un concerto sereno e tranquillo, almeno rispetto ad altre volte che li ho visti in questa tour, intervallato da qualche uscita di testa da parte di Alberto, fatto ormai ricorrente durante le varie esibizioni del gruppo e spesso elemento ancora più di spettacolo fuoriuscendo dalla musica in sé. Resa live veramente irrefrenabile tra un pubblico di tutte le età e di tutte le emozioni.
Grazie Verdena, grazie Ferrara.