Un concerto serrato e denso di emozioni: Massimo Volume live a Marina di Ravenna
Passare una serata all’Hana-Bi è sempre un piacere, specie se quest’ultima è inserita in uno dei tanti eventi organizzati dalla Bronson Produzioni.
Sabato 19 luglio ho scelto di ascoltare dal vivo una delle migliori band della scena alternativa nostrana, i Massimo Volume.
Nati ad inizi anni ’90 a Bologna dall’incontro di Egle Sommacal (talentuoso chitarrista), Vittoria Burattini (batterista), Stefano Pilia (chitarre e basso) e il poliedrico Emidio Clementi (chitarre basso e voce), sono diventati al contempo colonna portante e band di riferimento della scena rock italiana, pubblicando dischi fondamentali come “Stanze“, “Da Qui” e “Club Privè“.
La serata all’Hana-Bi inizia molto bene, l’atmosfera è quella giusta: voglia di rilassarsi, la brezza del mare, le dune di sabbia intoro al portichetto adibito a palco per questa (e tante altre) occasioni.
I Massimo Volume si esibiscono all’interno del ‘Beach Bum Festival‘ e salgono sul palco intorno alle 22:30 circa.
Il pubblico è quello di sempre, quello che segue il gruppo dagli albori e che ha seguito i vari componenti, anche negli anni in cui il marchio Massimo Volume, era stato messo momentaneamente da parte, per seguire strade alternative (vedasi Stanza 218 El-Muniria per Clementi, Legno per Sommacal ecc..) .
Detto questo, vien da sé che di giovanissimi tra il pubblico neppure l’ombra.
Il concerto è stato serrato e ricco di emozioni, i Massimo Volume hanno ripercorso tutta la loro carriera in un’ora e mezza circa di puro spettacolo live.
Tra le tracce eseguite Il Primo Dio, La Città Morta, La Cena, In Un Mondo Dopo Il Mondo, La Bellezza Violata, Fuoco Fatuo…un concerto vero, nudo e crudo, spogliato e senza troppa tecnologia.
Egle, Stefano e Vittoria costruiscono un tappeto musicale emozionante e trascinante intorno alle scritture di Emidio, che con la sua voce calda e avvolgente canta testi e racconti.
Testi che ci parlano di vita vissuta, di esperienze personali e di strada, poesie e pagine di romanzo incastonate tra giri di basso e chitarre distorte.
Emidio Clementi e i suoi Massimo Volume ci comunicano e ci raccontano un certo rock d’autore di cui purtroppo ormai si stanno perdendo le tracce, eccezion fatta per poche realtà valide in Italia come i Diaframma e pochi altri gruppi.
Note a margine: per me che negli anni ’90 faticavo a comprare i loro cd, è stato un piacere scoprire che i loro primi dischi sono stati ristampati in vinile 180 grammi.