Un cast d’eccezione per un evento in spiaggia: Live In Art a Marina di Torregrande (OR)
Live In Art è per me una di quelle serate che si aspettano per tanto tempo.
Di quelle che “mi prendo un giorno di ferie così sto tranquilla”.
Ad attendermi ci sono dodici ore di musica live in una location davvero mozzafiato.
A pochi minuti da Oristano (bandiera blu per quattro anni di fila) un lungomare dalle potenzialità stratosferiche, la Marina di Torregrande, negli ultimi anni ha ospitato degli eventi eccezionali.
Ultimo, solo poche settimane fa, il Mondo Ichnusa, con oltre 70mila presenze e artisti del calibro di Subsonica, Elio e Le Storie Tese, Salmo.
Live in Art ha inizio il 9 agosto in spiaggia, nel pomeriggio, nell’Arena dello sport con una delle tante iniziative parallele: il torneo birretta. Un pomeriggio all’insegna dello sport e della musica. Sul palco allestito tra le tavole da surf e racchettoni si esibiscono i CSP Caskanolepiramidi, che nonostante il gran caldo riescono a tenere energicamente il palco con una scaletta di tredici brani e quasi un’ora e mezza di spettacolo, ripercorrendo la loro carriera musicale sin dagli esordi con i brani che, come ci annunciano, saranno contenuti nel loro primo disco che uscirà tra pochi giorni.
Topo, Alain, Signora, Assorbenti nel tempo, Peppino fino ad arrivare a una cover di un brano che ha spopolato sul web, Timidamente io , e che ha raccolto l’ilarità e strappato gli applausi del pubblico presente.
Il sole sta calando alle spalle della band che ci regala Nostalgia, Tpn e Sa Crisi prima di salutarci.
Un ultimo applauso prima di spostarci a pochi passi dalla torre spagnola, che dà il nome a questa bellissima località, dove troviamo ad attenderci l’Area del Gusto (dove assaggiamo una fantastica vitella e dei saporiti culurgiones), l’Area Expo (dove possiamo curiosare tra i vari stand espositivi) e l’Area Live.
Sulle nostre teste il volo di un gruppo di fenicotteri attira l’attenzione.
Si sta facendo buio, sul palco le band stanno terminando il soundcheck e pian piano il pubblico aumenta.
Siamo in attesa di vedere le prime band, i Dealma e i Plasma Expander.
Attesa che purtroppo non si concretizza: dal palco ci annunciano che per problemi tecnici queste due giovani band non potranno salire sul palco.
I tecnici e lo staff organizzativo stanno lavorando per risolvere questi problemi ma la sfortuna è cieca, e sembra essersi abbattuta proprio qui questa sera.
I Tre Allegri Ragazzi Morti ci danno il benvenuto con Principe con quasi un’ora di ritardo.
Quasi adatti, Il mondo prima, Ogni adolescenza, Signorina e il primo blackout si fa notare, imponente.
I TARM con Davide Toffolo che tiene stretto il microfono, forti della loro esperienza, vanno avanti per più di un’ora con la platea mascherata sotto palco che li incita ad andare avanti.
I grandi successi Alle anime perse, Codalunga, La faccia della luna, e i TARM lasciano il palco all’artista che tutti aspettano: Roy Paci e Aretuska.
La band saluta il suo pubblico con Shock Politic, Yettaboom, Fiesta total e ancora un interruzione di corrente.
Roy Paci continua a cantare, la band continua a suonare noncurante della situazione che ha dell’incredibile.
Malarazza, E’ troppo tardi, Santa e giù, ancora un interruzione.
La band non demorde e scende dal palco a cantare e ballare insieme al pubblico in uno spettacolo in acustico dal sapore familiare e dal retrogusto amaro.
Nessuna foto da sopra il palco questa volta per Roy Paci e Aretuska.
I Motel Connection sono pronti, incrociano le dita prima di dare via allo spettacolo dell’ultima data del loro Vivace Tour mentre lo staff cerca nuovamente di risolvere i problemi all’impianto.
Nonostante tutto, l’atmosfera è calda e il pubblico sotto il palco ha ancora voglia di danzare in questa notte che anticipa la notte delle stelle cadenti.
Samuel, Pierfunk e Pisti invitano la platea a saltare insieme a loro e la platea risponde.
Midnight sun e un’ onda di persone si muove in simultanea in un unico grande abbraccio.
E’ l’ora di Alessio Bertallot che continua a far ballare il pubblico che va via via scremandosi.
Tanta amarezza e stupore per un evento che aveva tutti i presupposti per diventare una serata da incorniciare.
Nonostante tutto, per me il voto è comunque positivo.