Oca Nera Rock

Turn ON Music

Lacuna Coil

Lacuna Coil live a Villanova (PN): il canto della Sirena

Quella del 26 novembre 2016 a Villanova (PN) è la prima tra le quattro date italiane di “Delirium”, tour mondiale che ha portato i Lacuna Coil a registrare diversi sold out ed un ottimo consenso in termini di riscontro e popolarità col pubblico.

Il nome e il concept sono ispirati all’omonimo album, incentrato sulla psiche e le sue sfaccettature. “Delirium” fa emergere una nuova evoluzione del suono rispetto al passato: il basso di Marco Coti Zelati si fa notare, le composizioni sono forse più cupe, ma sempre originali e potenti, grazie anche all’incredibile espressione vocale dei due frontman Cristina Scabbia e Andrea Ferro.

Ad aprire la serata, due band altrettanto apprezzate oltre i confini di origine: i Genus Ordinis Dei, formati nel 2011 a Crema e i Forever Still, band danese capitanata da una voce interessante.

Per i Lacuna Coil, l’apertura del live è affidata al brano ‘Ultima Ratio’, contenuto nell’ultima pubblicazione, insieme a ‘Ghost in the Mist’, ‘The House of Shame’, e l’omonima ‘Delirium’. A questi, si alternano i successi del passato, come, ‘Trip the Darkness’, ‘Our Truth’ e la famosissima ‘Enjoy the Silence’.
C’è spazio anche per ‘The Ghost Woman And The Hunter’, brano storico mai proposto in tour prima d’ora.

Lacuna Coil - Pordenone

In questo live, i Lacuna Coil fluiscono insieme nella musica: si esprimono divisi ma si muovono come uno. Grazie anche al gioco di luci, l’attenzione si sposta da un membro all’altro, senza mai sovrapporsi.

Dipinti e mascherati, non è chiaro cosa vogliano simulare nell’insieme: nelle camicie di forza un teschio, un morto, un pazzo… così, finiscono per somigliare semplicemente a sé stessi.
Il tour, infatti, parla di una crescita musicale, ma anche di sensazioni e di esperienze.
«Siamo una famiglia», dice Cristina, «più che creare nuove canzoni, volevamo creare un posto in cui accogliere chi si sente solo, triste e abbandonato… così che ascoltando “Delirium”, chiunque potesse trovare uno spazio».
È l’essenza dei testi, oltre che l’introduzione al brano ‘Blood, Tears, Dust’.

Lacuna Coil - Pordenone

L’audio è ben calibrato, una nota di merito va sicuramente alla batteria: Ryan Folden è un concentrato di energia e fascino. I movimenti sono decisi e rigorosi, tanto da permettersi l’evoluzione distratta delle bacchette negli intervalli dai toni poco aggressivi.

L’alternanza di due voci diversissime resta una leva distintiva del gruppo. Andrea, diretto e potente e Cristina, che nel suo muoversi etereo, va incontro al pubblico e se lo prende.
Delicata e letale, la sua voce è un’anestesia lenta che chiude gli occhi e ti abbandona al canto.

Lacuna Coil - Pordenone

Villanova non avrà garantito lo stesso numero di presenze registrate all’estero, ma sa farsi ricordare: le prime file erano tappezzate di piccoli cartelli con disegno e scritta ‘Delirium’, particolare apprezzato in più occasioni dalla stessa band, visibilmente sorpresa.

Anche questo dice molto degli artisti che abbiamo davanti.
Nella gestione del palco la professionalità è indiscutibile, eppure, nei dettagli non viene meno la dedizione al pubblico, all’opportunità di vivere la musica come un regalo quotidiano più che un merito.


Vuoi ascoltare la playlist del concerto?
Premi il tasto PLAY

Vuoi vedere la gallery completa?
Clicca qui.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.