Jet, il ritorno (alle origini) che tanto aspettavamo
I Jet di Nic Cester di nuovo in Italia
La band australiana torna con un tour che riporta ai fasti degli esordi
Ciampino (RM), 27 settembre 2024
Pochi avrebbero scommesso sul ritorno dei Jet, la band di Nic Cester, nella line up originale dopo lo scioglimento del 2012. Una band che esplose con il solo album “Get Born” trascinato dai singoli ‘Are you gonna be my girl?’ e ‘Rollover Dj’. Il gruppo aveva tutto: successo, fama, attitudine, classifiche. Ma forse è piombato tutto troppo insieme e questo ha determinato una incapacità nel gestire i passaggi successivi.
Peccato, perché gli elementi musicali seri c’erano (e ci sono tutt’oggi), come dimostrato nel tour di ritorno che li sta portando nei piccoli club. E così è stato anche a Ciampino, all’Orion Live Club.
La band è salita sul palco verso le dieci e, nella stessa sera in cui esordiva David Gilmour al Circo Massimo, ha tenuto per circa un’ora e mezza un concerto senza pausa con il ritorno di un certo caldo estivo che determinava un viavai dentro e fuori il locale.
In scaletta tutti i successi dell’album d’esordio. Oltre ai singoli già citati, anche la bellissima ballata ‘Shine On’ e ‘Last Chace’ e ‘Get what you need’ con, a seguire, ‘Move On’. Il pubblico visibilmente coinvolto ha accompagnato la band in ogni pezzo trovando il maggior entusiasmo quando sul palco è salito il chitarrista italiano Adriano Viterbini, vecchio amico di Nic Cester.
Viterbini ha collaborato con la band nel nuovo singolo ‘Hurry Hurry’ ed ha presentato anche il lato B di questo singolo: una non consueta cover di ‘Un’avventura’ di Lucio Battisti, metà in inglese e metà in italiano, così come fece in una mitica performance il leggendario soul man Wilson Pickett. Questo dimostra che nel repertorio di Lucio Battisti, e nella scrittura di Mogol, c’erano canzoni in grado di andare oltre i confini del pop italiano, e la performance dei Jet, molto apprezzata dal pubblico, lo dimostra.
A fine concerto rimane la domanda sul perché questa band abbia voluto interrompere bruscamente, una decina di anni fa, il suo percorso di crescita. La cosa importante, guardando al futuro, è che questa strada sia stata di nuovo tracciata grazie anche all’entusiasmo di un pubblico che non li ha mai dimenticati, nonostante il passare degli anni.
Certo, ci sono ancora manifestazioni sul palco forse da maturare, come per esempio un ricorso un po’ frequente a urli e falsetto che ricordano più una boy band che un gruppo garage rock. Ma sono davvero inezie rispetto all’importante ripresa di un percorso di crescita musicale. Bene hanno fatto anche a ripartire per un tour mondiale, perché certe sensazioni può regalartele unicamente la dimensione live.
Una nota di colore da evidenziare è che fra il pubblico era presente un clergyman (vero o mascherato non è dato sapere) con una maglietta dalla scritta bella chiara: “Only a Milf can judge me”. Ecco, le meravigliose e eterne contraddizioni del Rock. Bentornati Jet.