Jamiroquai, un viaggio a ritroso nel tempo
I Jamiroquai, leggendario gruppo di acid jazz e funk britannico, hanno regalato ai fan una serata inaspettata.
Sono loro il nome di punta de La Prima Estate, festival musicale concepito come una vacanza, promosso da D’Alessandro e Galli ed ospitato al Lido di Camaiore (LU).
Se lo scorso anno il programma concerti si sviluppava in una serie di date consequenziali (dal 21 al 26 giugno 2022), quest’anno la formula si è rinnovata puntando sui weekend – due per l’esattezza, pieni di sorprese grazie ad un bill ricco di date esclusive.
La band di Jay Kay è stata il nome trainante della quinta giornata del festival e i Jamiroquai hanno dimostrato ancora una volta di essere una forza inarrestabile sulla scena musicale internazionale.
L’atmosfera del concerto è stata elettrizzante fin dall’inizio del pomeriggio, con i fan che hanno affollato il Parco BussolaDomani di Camaiore in attesa di essere trasportati in un viaggio musicale unico.
I concerti pomeridiani sono stati affidati a Bruno Belissimo e Studio Murena.
Ad anticipare i Jamiroquai ci hanno pensato i Nu Genea.
Il duo composto da Massimo Di Lena e Lucio Aquilina mescola abilmente suoni elettronici e sonorità funk e con le loro basi elettroniche hanno letteralmente fatto vibrare l’aria.
Le voci ed il mood coinvolgente della band si sono fuse perfettamente con il beat travolgente, riscaldando a dovere la folla.
La loro abilità nel mixare generi diversi ha creato un’esperienza musicale interessante, lasciando il pubblico con il desiderio di ballare ancora.
Terminato il tempo a loro disposizione, l’attesa per i Jamiroquai inizia a farsi sentire ma viene ripagata poco dopo da un caloroso «I’m so happy to be here».
Con l’apertura dei primi accordi, i Jamiroquai hanno fatto sentire la loro presenza potente e magnetica.
La band ha subito catturato l’attenzione con la loro miscela contagiosa di funk, soul e jazz, che ha reso impossibile il rimanere fermi.
Jay Kay, con il suo cappello caratteristico e la sua energia travolgente, ha dominato il palco dal primo istante.
La sua voce eccezionale ed il suo talento di ballerino sono stati il perfetto complemento per la performance live della band, supportata da tre coriste.
Il pubblico ha risposto con entusiasmo, ballando e cantando insieme a ogni brano eseguito.
I Jamiroquai hanno deliziato il pubblico con una selezione delle loro hit più celebri e forse è qui che si cela l’ulteriore esclusività dell’evento.
Dopo anni di assenza dall’Italia ma, soprattutto, dopo anni durante i quali nei concerti la setlist escludeva i successi legati ai primi dischi, a La Prima Estate si assiste ad un concerto che è un’autocelebrazione, un (più che) meritato omaggio alla carriera della band.
La scaletta proposta è una sorta di greatest hits nel quale non mancano ‘Virtual Insanity‘, ‘Cosmic Girl‘, ‘Space Cowboy‘ e ‘Canned Heat‘.
Ogni canzone è stata accolta da un’esplosione di applausi e acclamazioni, mentre la band si è mostrata in ottima forma trasmettendo una contagiosa gioia di vivere.
La sezione ritmica dei Jamiroquai ha dimostrato ancora una volta di essere un pilastro fondamentale del loro suono caratteristico. I virtuosismi del batterista e del bassista hanno alimentato l’energia del concerto, creando un groviglio travolgente che ha reso impossibile resistere al richiamo del ritmo.
Al Lido di Camaiore i Jamiroquai hanno dimostrato ancora di essere una band capace di mantenere una freschezza ineguagliabile.
I giochi di luce hanno contribuito a creare un’esperienza multisensoriale a 360° che ha decisamente soddisfatto le aspettative degli oltre 20.000 spettatori.
Se non è un successo questo, ditemi voi che cosa lo è.