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Diaframma

Diaframma live a Bologna: 30 anni di energia ibernata


Diaframma, certamente non una novità a Bologna: un caposaldo della musica italiana, un fiume sempre in piena tra continue ispirazioni, poetiche digressioni e presenza scintillante.
Un gruppo da sempre in tour con il suo buon seguito di fedelissimi e pubblico di tutte le età.
Una band che il 15 gennaio riempie oltre modo il Locomotiv Club nonostante la lotta dell’offerta live, che ha visto nella stessa sera nomi come Subsonica e Linea 77, oltre al fenomeno indie del momento, Calcutta.
Una band che fa quasi 3 ore di concerto in maniera vigorosa, esplosiva, impeccabile.

L’occasione stavolta è tra le più importanti: è la prima data del 2016 in occasione del trentennale di “Siberia” (seppur uscito nel dicembre del 1984), perla degli anni ’80 italiani e non, riportato integralmente dal vivo in ordine di traccia.
Tra il pubblico l’adrenalina è palpabile e l’attesa termina quando partono una appresso all’altra ‘Siberia‘, ‘Neogrigio‘ e ‘Amsterdam‘, sveglie devastanti e mazzate sonore per tutti i presenti.
Poteva finire lì, col disco capolavoro riproposto magnificamente nella sua interessa, e invece di pezzi in scaletta ne mancano ancora più di 20.
Dai classiconi incalzanti (‘Gennaio‘, ‘Diamante Grezzo‘) alla cover dei Television (‘See No Evil‘) passando per ‘Francesca‘, ‘Le Alpi‘ e ‘Un giorno balordo‘.
I Diaframma escono per una breve pausa, rientrano on stage e regalano un encore di altri 10 pezzi:
da perle quasi perdute come ‘Boxe‘ alle ormai epocali ‘Tre volte lacrime‘ e ‘Blu petrolio‘, quest’ultima scelta come gran finale della serata.
Federico Fiumani è sempre stato carico: dal primo all’ultimo brano ha mantenuto intatte foga e grida, aumentando con lo svolgersi del concerto la vicinanza col pubblico, estasiato e coinvolto in questa celebrazione.
Non sono tuttavia mancate le polemiche da parte del pubblico: puntuali, sì, ma delle quali non comprendo la natura: «stanno suonando troppo, quanto dura ancora il concerto?».
Dopo le polemiche sui concerti dei big internazionali che resistono sul palco al massimo per un’ora (Muse, Interpol, The Black Keys) qual è il problema in un live che riempie la serata con un vero spettacolo?
Fortunatamente, sono state voci oscurate e coperte dalle centinaia di fans che hanno cantato e pogato nel locale bolognese.
“Siberia”, oltre 30 anni di carriera portati magnificamente: tale disco, tale live, tale cuore.
E seguendo quest’ultimo, personalmente ammetto che in un’occasione simile mi è dispiaciuto non ci sia stata una riappacificazione tra Fiumani e Sassolini.

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