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Daniele Silvestri live a Roma: una celebrazione totale

Sono circa le ore 22.00 di un sabato sera caldissimo quando inizia una grande festa sul palco del Postepay Sound Rock in Roma.
Si tratta del concerto di Daniele Silvestri del 24 giugno 2017, un vero e proprio show antologico in cui alla musica si sono affiancate anche le telecamere, per immortalare e trasmettere in diretta su Radio2 una serata ricca di bei momenti, di ospiti e corredata da una fondamentale quanto speciale scaletta.

Sulle note di ‘Quali alibi’  Daniele Silvestri comincia la sua celebrazione, accompagnato da una superband composta da nove grandi musicisti, i suoi “musici”.  
Si parla di Piero Monterisi (batteria), Gianluca Misiti (tastiere), Gabriele Lazzarotti (basso), Duilio Galioto (tastiere), Sebastiano De Gennaro (percussioni e al vibrafono), Daniele Fiaschi (chitarre), Marco Santoro (fagotto, alla tromba e ai cori) e di due valorosissime aggiunte, Adriano Viterbini alle chitarre e Ramon Jose Caraballo Armas alla tromba e alle percussioni.

La sintonia tra i suddetti musicisti è ai massimi livelli, la loro voglia di suonare ed il piacere di farlo sono palpabili. E questo non può che ammaliare ancora di più i presenti, accorsi con le tante aspettative legate a concerti “in casa” come questo.
Daniele Silvestri è infatti uno dei più amati cantanti della Capitale, per la sua spigliatezza e per la sua simpatia, oltre che per un talento sconfinato che gli permette di inserire i sentimenti più variegati sulle note più coinvolgenti.

È così che tra battute e saluti, come in un amichevole ritovarsi, un sorriso grandissimo porta Daniele ed il suo pubblico a dedicarsi ‘La mia casa’, per cantare Roma e quelle «piazze fatte di polvere, di musica e di gente colorata».
Questo concerto è un’antologia e vuole ripercorrere – un po’ come hanno fatto i tre concerti invernali presso l’Auditorium Parco della Musica – momenti importanti della storia dell’artista.
Si giunge così ad inserire in scaletta ‘Datemi un benzinaio’ (un brano degli anni ’90) passando poi ad uno dei momenti più divertenti dei concerti di Daniele Silvestri, quello con ‘Gino e l’Alfetta’.

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I grandi schermi a lato palco non proiettano solamente quello che accade on stage, bensì anche momenti ed immagini rievocanti un passato memorabile.
In occasione de ‘L’Uomo col megafono‘ viene mostrato un bellissimo spezzone di Sanremo 1995 e della partecipazione del brano in gara, lasciando poi spazio alla musica live.

Ci era stata anticipata la presenza di ospiti, non solo musicali: sulle note di ‘Pino – fratello di Paolo)’ fa infatti il suo ingresso sul palco Lillo (all’anagrafe Pasquale Petrolo) del celebre duo Lillo & Greg, per rendere ancor più divertente una canzone davvero sarcastica.
Tocca successivamente ad un ospite legato al rap napoletano accompagnare Daniele Silvestri sulle note di ‘Bio boogie’: e chi poteva farlo se non i Funky Pushertz?

Il ”Presidente”, ora al piano, porta poi agli occhi e alle orecchie dei presenti un pezzo più lieve, ‘Il secondo da sinistra’.
Ritmato e scaltro, si inserisce ‘Manifesto’, mentre si parla d’amore in ‘Ma che discorsi’, innalzando successivamente i ritmi su ‘Pochi giorni’ e su ‘Occhi da orientale’.
Il passaggio ad ‘Amore mio’ è molto agevole, come è morbido il posarsi sul piano e mescolarvi la voce di Silvestri per ‘Le navi’, cui chiediamo di salpare, tutti in coro.

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‘Illuso’ ricorda ancora quanto sia facile pretendere una realtà affine ai nostri sogni e poi inciampare mentre con ‘Spigolo Tondo’, Daniele fa una dedica – la seconda questa sera – a Gianluca Vaccaro.
Vaccaro è stato un tecnico del suono cui fu dedicato lo splendido ”Concerto senza impegno” lo scorso settembre a Villa Ada – Roma Incontra il Mondo, e che collaborò alla nascita del progetto Fabi-Silvestri-Gazzè, trio autore di ‘Spigolo Tondo’.

Con un aneddoto sulla nascita delle sue prime canzoni e con la presenza sul palco del suo primo batterista, Simone Pratticò, assistiamo alla bellissima ‘Il flamenco della doccia’, dedicata ad un desiderio ”caliente” e realizzata con un Caraballo nella veste di un cantante dalle doti spaventose, accerchiato da Monterisi ed altri nella veste di mariachi.
‘Desaparecido’ non permette staticità, coinvolgendo e facendo ballare ancor di più il pubblico, poi sorridente e divertito su ‘Le cose che abbiamo in comune’.
A fare compagnia ai dieci ”musici” sul palco per il famoso pezzo anti-berlusconiano ‘Che bella faccia’ è Maurizio Filardo, cui segue ‘Sempre di domenica’ e le danze di ‘La Paranza’.
L’ennesimo ospite della serata è Il Bove, leader degli Otto Ohm, che ha interpretato una strepitosa ‘A me ricordi il mare’.

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Temi più oscuri segnano la scaletta con ‘Il mio nemico’ e purtroppo non c’è tempo per dedicare un intero brano – che avrebbe dovuto vedere la partecipazione di Wrongonyou – a Stefano Rodotà.
Una dedica che da un lato avrebbe anche voluto richiamare il progetto #everychildismychild, per il quale si sta organizzando un concerto a Vulci previsto per il prossimo 5 agosto e mirato alla raccolta fondi per la costruzione di una scuola.

I tempi iniziano a restingersi, forse perché è un live così piacevole da non farci accorgere del passare del tempo, ma a Daniele Silvestri viene concesso dall’organizzazione un altro quarto d’ora, sfruttato per cantare ‘L’appello’ e per passare il videomessaggio di Salvatore Borsellino, che in bicicletta si sta dirigendo a Palermo per l’iniziativa de ”L’agenda ritrovata”.
Delegandone l’inizio a Josè Ramon Caraballo e alla sua vocalità black («Non posso mica fare tutto io, questa la canti te»), ‘Salirò’ ci regala un Silvestri divertito, soprattutto di fronte alla danza di Lillo, entusiasta e come sempre coinvolgente.

E quanto ci può essere di più coinvolgente a Roma del cantato in ”romanaccio”?
Il dialetto di ‘Testardo’ strega tutta la platea, che non può smettere di saltare e di cantare sull’ultima canzone di questa serata ‘Cohiba’ e il suo inno gustoso, «Venceremos adelante/o victoria o muerte».

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Il ”Presidente” è riuscito ancora una volta a dimostrare di essere un motivo di orgoglio per la Capitale e di essere un pezzo importante della storia di questa città, che si riunisce come una grandissima famiglia composta da persone colorate e innamorate che hanno solo voglia di cantare un’esistenza e di farlo con le ricette di Daniele Silvestri – piene di positività e mai prive dell’impegno di un’anima romantica.


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