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Crash Test Dummies, tra passato e presente

Crash Test Dummies, un viaggio nostalgico tra sonorità anni ‘90 e nuove vibrazioni

Il ritorno della band canadese che compie 30 anni di attività 

Milano, 17 Ottobre 2024

Quest’anno i Crash Test Dummies celebrano i 30 anni dall’uscita di “God Shuffled His Feet”, l’album che ha catapultato la band canadese in cima a tutte le classifiche mondiali nonché in heavy rotation su MTV.

Il brano simbolo che li ha resi famosi in ogni angolo del mondo è proprio lui, quel ‘Mmm Mmm Mmm Mmm’ cantato con l’inconfondibile voce baritonale di Brad Roberts.

Sarò sincero: dalla gloria degli anni ‘90, dei Crash Test Dummies avevo perso un po’ le tracce nonostante la produzione musicale rimasta, tutto sommato, attiva fino ad oggi.

Immaginando la serata, non avevo idea su quale potesse essere il pubblico presente ai Magazzini Generali, anche se ero orientato verso un evento ad effetto nostalgia. E in effetti, non sono stato smentito grazie all’affluenza di un pubblico non proprio giovanissimo.

A scaldare i primi avventori del locale ci pensa Frisàri con un set voce-chitarra e cajón. Un cantautorato scarno e graffiante, in bilico con l’indie rock.

Dopo un veloce cambio palco è l’ora di Brad Roberts e i suoi Crash Test Dummies. Il timbro vocale, inconfondibile, scalda subito il pubblico.

La setlist della serata, com’è immaginabile, è incentrata sull’album “God Shuffled His Feet”. Pubblicato nel 1993, è l’album più iconico della band, caratterizzato da un mix distintivo di folk-rock, pop e alternative rock. Tra le sue caratteristiche più riconoscibili, ovviamente, la voce profonda di Roberts.

I testi di Roberts in tutto l’album si distinguono per l’umorismo surreale, le riflessioni filosofiche e una certa dose di ironia, trattando temi come la religione e la condizione umana.

Dal punto di vista musicale, è una produzione che si distingue per arrangiamenti semplici ma efficaci, con ritmiche morbide che danno vita ad un’atmosfera sognante e a tratti malinconica.

Ma durante la serata c’è spazio anche per altri brani, estratti dalla produzione sia passata che più recente. Ne sono esempio ‘The Ghosts That Haunt Me’, del primo omonimo album, e ‘Heart of Stone’ da “Oh La La!”.

E fanno anche capolino anche due cover: ‘The Ballad of Peter Pumpkinhead’ degli XTC e una bizzarra versione di ‘Jingle Bells’ a ricordarci che ormai non manca chissà quanto a Natale.

Non poteva essere diversamente e chiudere l’encore del concerto sulle note del loro cavallo di battaglia “Mmm Mmm Mmm Mmm”.

La serata ai Magazzini Generali si è conclusa con l’entusiasmo del pubblico ancora palpabile, il che dimostra come i Crash Test Dummies siano riusciti a mantenere intatta la loro magia, anche a distanza di decenni. La voce inconfondibile di Brad Roberts e l’energia della band hanno fatto sì che i fan tornassero a casa con il sorriso, canticchiando ancora il ritornello che ha segnato un’epoca. Nonostante il tempo passi, certe emozioni restano sempre attuali.

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