Controtempo Festival 2024 | Dance anni ’80
Gazebo, P.Lion, Martinelli, Tracy Spencer e i Via Verdi sono i protagonisti del Controtempo Festival, evento dedicato alla Musica Dance degli anni ’80. La location è l’area adiacente alla sede di Area 30, organizzatore e promotore dell’evento. Gli artisti sono invece alcuni degli esponenti più importanti della Italo Disco anni Ottanta. In quel periodo era facile vederli partecipare a manifestazioni e programmi storici (Azzurro, Discoring e soprattutto il Festivalbar), adesso li incontriamo riuniti per una serata davvero contro tempo.
Si inizia con il patron Antonio Gastaldi che, facendo gli onori di casa, anticipa cosa accadrà nelle prossime ore. Il programma vede l’alternanza di mini-set live ciascuno con lo spazio per una breve intervista. I cambi palco tra un’esibizione e l’altra saranno accompagnati da un dj set (incentrato sulla musica di quegli anni) e dall’esibizione di un corpo di ballo. L’intento è coinvolgere il pubblico in quella che è davvero una grande festa revival. Sul palco non può mancare anche un bel jukebox che, come ricordato da Antonio, a quei tempi contribuiva in modo significativo a determinare quali fossero le canzoni più “gettonate” dell’estate.
Il primo artista ad esibirsi è P.Lion e con il suo set già fa capire che la serata sarà un successo. Inizia il suo set con ‘Dream’ (1985) cui segue ‘Happy Children’, il suo brano più famoso. Questa hit nel 1983 divenne una pietra miliare della Disco di quegli anni. ‘Happy Children’ ha ottenuto un grande successo in vari paesi europei ed era un vero e proprio tormentone.
Poi è il turno del duo Martinelli, nato dal sodalizio artistico tra Aldo Martinelli e Simona Zanini. Il brano di partenza è ‘Voice (in the night)’ (1983), che è stato anche il loro primo singolo. La loro esibizione scalda non poco il pubblico che esplode nel momento in cui si esibiscono con ‘Cenerentola’, brano fortunato e di notevole successo non solo in Italia ma anche in altri paesi europei.
Il terzo set è affidato ai Via Verdi, gruppo musicale lanciato da Claudio Cecchetto nel 1985. Sono particolarmente conosciuti anche per la citazione in una canzone di Elio e le Storie Tese. La loro performance è particolarmente energica: si esibiscono con ‘Sometime’, ‘Diamond’ e il lento ‘You and Me’. Quest’ultimo, nonostante il titolo, è un brano scritto in lingua italiana e, come ricorda il frontman Remo Zito, era destinato alla partecipazione del Festival di Sanremo.
Tra un set e l’altro c’è spazio anche per l’esibizione del sassofonista Piero Vallero , eccellenza italiana che vanta collaborazioni con nomi di fama nazionale e internazionale (uno fra tutti Phil Collins).
Siamo quasi in chiusura serata: arriva Tracy Spencer. La cantante britannica sale sul palco mentre lampi e qualche goccia iniziano a minacciare il prosieguo della serata. Il suo set sarà composto da tre brani: ‘Love is like a game’, ‘Take me back’ e ‘Run to me’, che nel 1986 la fece balzare in testa alle classifiche superando anche Madonna portandola a vincere il Festivalbar dello stesso anno.
Quando sembra che la serata sia destinata a terminare sotto le minacce di fulmini e qualche goccia di acqua sale sul palco l’altro ospite di punta di Controtempo: Gazebo. Da ‘Telephone Mama’ sino alla celebre e fortunata ‘I Like Chopin’, il pubblico presente è letteralmente in visibilio. Tra una canzone e l’altra c’è spazio anche per un omaggio ai Baltimora. Una menzione particolare è stata dedicata a Jimmy McShane, morto di AIDS nel 1995, e quale miglior modo per ricordarlo se non interpretando ‘Tarzan Boy’?
La serata si conclude con il pubblico ancora in visibilio che continua a ballare con la musica del Dj set. Alcuni raggiungono gli idoli della propria giovinezza a bordo del palco per un saluto, una foto e un autografo. Il tutto appena in tempo prima che sull’intera area si scarichi un violento temporale.