Spontaneità fresca ed immediata: Clever Square live a Ravenna
Il live dei Clever Square al Bronson è stata un’occasione per celebrare il 28 marzo i 10 anni di attività di una band che si presenta agli appassionati di musica indie come ‘la band per eccellenza di Ravenna’.
Dal 2005, Giacomo D’Attorre e Stefano Vespa hanno dato forma ad una pletora di brani in idioma britannico di matrice lo-fi che spaziano dal folk all’indie-rock.
I testi sono scritti da Giacomo, sfornati con un’attività tossica e visionaria quasi al pari dell’idolo Robert Pollard, prolifico cantante delle band americane Guided By Voices e Boston Spaceship (per non citare molti altri progetti paralleli).
Durante questo tempo la band ha attraversato diverse fasi e mutazioni, assistendo ad una vera e propria metamorfosi fisiologica che ha plasmato gli esordi acustici da cameretta del duo fino ad una progressione espressiva indirizzata al rock, solitamente corrispondente a cambi e integrazioni della line-up, che hanno quindi visto con l’arrivo di Mirko Montevecchi alla chitarra e Stefano Bacchilega alla batteria.
Un autentico apogeo artistico, coinciso con la pubblicazione di Natural Herbal Pills nel 2014 per la Flying Kids Records.
L’ultimo concerto al Bronson è stata la prima occasione per la band di presentare il nuovo album Nude Cavalcade (Flying Kids Records, 2015), un malloppone di 17 brani inediti che solo marginalmente riuscirà a placare l’additiva forza creativa di Giacomo D’Attorre.
La band è stata introdotta dai notevoli Modotti, trio emiliano dalle pregevoli abilità chitarristiche in odore Factory Records, con una buona presenza sul palco a metà tra una versione alienata dei Franz Ferdinand e i Delta 5 privati dei cori.
Grazie ad un buon numero di prove e concerti dal vivo, i Clever Square godono di una forma splendida.
I punti di forza dei live sono stati un’ottima coesione tra i membri della band che contribuisce a rendere il sound potente e granitico, forte del considerevole impianto del locale, perfezionato di anno in anno assieme agli effetti luce.
Parte dell’intimismo della prima epoca del gruppo è andato smarrito nella dimensione live, e forse gioverebbe all’interno di esibizioni più lunghe proporre parentesi dai toni più soffusi come è stato fatto nel nuovo album.
Lontano da inutili pose da rocker o impostazioni artefatte, la forza di Giacomo e della sua band sta nell’avere sposato una spontaneità fresca e immediata, in grado di rafforzare l’empatia verso il gruppo e addolcire la sfuggevolezza dei testi surreali e ricercati delle canzoni.
Durante il concerto Giacomo indossa una maglietta di Garrett Klahn: l’omaggio non è casuale, visto che la band di Ravenna ha avuto l’occasione di accompagnare il cantante della band post-hardcore Texas Is the Reason in alcune date italiane, dando prova di versatilità e un enorme potenziale ancora da esplorare.
In attesa di altri assi nella manica, come l’improvvisata esibizione di Stefano Vespa con Scott Spillane dei Neutral Milk Hotel al Beach Brew Festival del 2014, per i prossimi 10 anni ci attendiamo dai Clever Square ancora tante sorprese.
Nel frattempo torniamo a bearci di piccole intelligenti gemme indie-pop come la grooveggiante African Dome, la trascinante On the Seabiscuit Range o l’epica Whipped Cream, ad oggi l’apertura perfetta per un concerto indie autenticamente sporco, cinematografico e viscerale.
Appuntamento al 2025.