Björk, l’artista che ha insegnato a colorare i ghiacci
Finalmente Roma ha accolto tra le sue braccia la performance canora-teatrale dell’artista islandese.
Già, poiché Björk è stata costretta a rinviare al 30 luglio il concerto del Just Music Festival previsto a inizio giugno, causa un forte temporale abbattutosi sulle Terme di Caracalla.
Stiamo parlando di un’artista complessa e poliedrica, che nella sua lunga carriera ha scavato negli angoli più luminosi della musica pop.
Ne è passato di tempo dagli esordi con i Tappi Tikkaras e poi gli Sugarcubes, e l’artista islandese ha cambiato più volte poetica e anche lidi artistici dove dirigersi.
Una cantante realizzata, che ha raggiunto quel percorso musicale di piena autonomia che le permette di non inflazionare il mercato.
L’ultima sua opera discografica è davvero difficile, un vero e proprio inno alla natura e ai colori, il sogno di un mondo da salvare e fare rinascere come emerge in ‘Sue Me‘, ‘Courtship‘ e ‘Wanderlust‘.
Björk mette in scena un’opera teatrale con un palco che è a metà tra “Sogno di una notte di mezza estate” e una opera dolciaria in carta da zucchero.
Sul palco c’è un arco, dei flauti traversi, una batteria e tanta elettronica.
Niente chitarre.
Lei avvolta in un vestito dorato gioca a fare il verso all’Oberon shakesperaiano, di fronte un pubblico estasiato nonostante il caldo.
La cornice del concerto sono le meravigliose ed eterne terme romane di Caracalla che fanno da contraltare all’opera classica ma dal gusto moderno della glaciale artista.
“Human beaviour” è la summa musicale del suo percorso e l’uso che Björk ha sempre fatto dell’elettronica è un salto verso la modernità, contrassegnata tra l’altro dagli effetti visivi delle installazioni video alle sue spalle, dove l’artista compare spesso in forma mutevole e quasi bionica.
Insomma, oltre il concerto un vero spettacolo che per l’ennesima volta ci consegna un’artista capacissima di dare al proprio pubblico una colorata sorpresa che lascia il gusto di avere assistito ad un evento unico – che ci sia il caldo afoso o il temporale simil tropicale.
Un’artista in slancio personale verso un futuro dai contorni ben definiti: Björk.