Ben Harper, quando la musica si fa contaminazione
Roma, 13/07/2019
È difficile catalogare Ben Harper in un genere definito.
Fossimo nel campo della letteratura classica potremmo citare la contaminatio degli autori latini mentre i più bravi musicologi parlano più semplicemente di crossover – ma si tratta di postulati troppo netti.
Di certo, al di là del genere suonato, esiste che Ben Harper ha un rapporto in qualche modo privilegiato con il pubblico italiano.
Anche troppo.
Supportato in questo tour da una band che pochi possono tecnicamente vantare (Juan Nelson al basso, Leon Mobley alle percussioni e Oliver Charles all batteria), Ben Harper regala al pubblico di Roma una performance di quasi due ore nella cornice della Cavea dell’Auditorium di Renzo Piano.
Un concerto che parte col botto con ‘Excuse Me Mr.‘, ‘Burn One Down‘ e ‘The Will To Live‘ accompagnato dalla sua inseparabile lap steel guitar.
C’è blues, c’è funky, c’è rock e c’è persino gospel-spiritual nelle sue re-interpretazioni.
Bellissimo il fuori programma sul classico ‘Diamonds On The Inside‘, dove chiede alla band di suonare piano per consentirgli due minuti a cappela che strappano davvero i brividi.
C’è ancora spazio per una cover di Billy Whiters per un finale acustico su ‘Welcome To The Cruel World‘, col pubblico in visibilio e Harper evidentemente emozionato.
La cifra stilistica di questo cantautore a distanza di anni rimane sempre la stessa e lo stesso si può dire anche del suo continuo mettersi in discussione, alternando e sovrapponendo generi musicali tra loro e inscenando linee di comunicazione musicale a volte inesplorate.
Un segno di grande creatività e di grande voglia di crescere e maturare.
Ben Harper è un artista nato che ricorda per espressività e capacità di stare sul palco il primo Stevie Wonder.
Nel tempo ha accresciuto il proprio modo di interagire e rapportarsi ad un pubblico che oramai lo riconosce quale uno dei punti di riferimento musicale di questa generazione.
Vedremo in futuro quali altre terre creative il chitarrista californiano, la cui carriera ormai si avvicina ai trent’anni di attività, sarà in grado di presentarci.