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ANGRA + Geoff Tate’s Operation: Mindcrime live a trezzo sull’Adda (MI): solo per pochi intimi

Un pubblico assolutamente non numeroso accoglie al Live Music Club di Trezzo sull’Adda (MI) la band di Geoff Tate, co-headliner in quello che si prospetta da tempo come un evento grandioso condiviso alla pari con i brasiliani ANGRA.

Una concomitanza di vari fattori ha compromesso la quantità di pubblico che in altre circostanze avrebbe tranquillamente riempito il locale: tra le festività pasquali appena passate e, soprattutto, l’evento calcistico Real Madrid – Juventus, ecco che a Trezzo la sera del 4 aprile 2018 si sono presentati di fatto solo “gli irriducibili”.

Cerchiamo quindi di valutare l’evento come un concerto per pochi intimi, persone selezionate e fortunate che hanno potuto assistere ad una grandissima prova da parte di Tate e ad un avvolgente tappeto prog- power-metal firmato ANGRA.

Il celebre ex-cantante dei Queensrÿche, vestito come un barista di classe che ci si aspetterebbe d’incontrare in un pub inglese piuttosto che su un palco, sfodera una voce incredibile che non perderà colpi per tutta la durata del set.
Gli Operation: Mindcrime, band fondata da Tate, ha gli onori di suonare molto bene anche se a causa della poca affluenza i volumi e gli effetti dell’acustica vengono aggiustati solo da metà concerto in avanti.

Geoff Tate - Milano

Potente, pulita su tutti i registri e, nonostante l’età, mai un segno di possibile cedimento: una grandissima voce quella di Tate, la cui prestazione risulta elegante e raffinata proprio come i suoi abiti e la sua ugola.
Le canzoni scorrono veloci e pulite, guastate solo da qualche problema di acustica.
Nella parte cantata di ‘Suite Sister Mary‘ fa la sua comparsa sul palco come guest star anche la figlia di Tate che si diletta nei cori e nelle parti femminili del disco “Operation: Mindcrime”, quello del quale si celebra con questo tour il trentennale.
Sicuramente un’oretta passata molto piacevolmente, ripercorrendo quella che è stata una pietra miliare non solo del suo ex-gruppo ma di un periodo d’oro riguardante la produzione metal.
Si spera che Tate e la sua band abbiano un’ulteriore chance per riproporsi a una platea più numerosa.

Stessa sorte anche ai brasiliani ANGRA, capitanati dal nostrano Fabio Lione che dal 2014 porta in giro la voce di un gruppo prog metal dalle qualità esecutive eccezionali.
Autori del recente album “Omni”, la band di Rafael Bittencourt rinvigorita dal nuovo cantante è sopravvissuta anche alla defezione di un mostro come Kiko Lureiro per i Megadeth.

Angra-Milano

Atmosfere ricercate si alternano a power metal potente e senza esitazioni.
Grazie anche alla immensa qualita tecnica di tutti i musicisti.

I Vangelis con ‘Dr. Tyrell’s Death‘ introducono la band e si comincia subito con ‘Travelers on time‘ che, pirmo brano del nuovo album, mette in luce un Lione in ottima forma e ispirato anche nelle successive ‘Nothing to say‘ e ‘Angel or Demon‘.

Il giovanissimo batterista Bruno Valverde, come ha detto Lione, ha la stessa età della band ed ha esordito proprio a Milano con gli ANGRA anni fa: anche lui si fa valere e strappa ben più di un applauso nel drum solo e durante la serata tutta.
L’intesa tra i musicisti è fenomenale e moltissimi passaggi coinvolgono le due chitarre e il basso di Felipe Andreoli : attimi musicalmente entusiasmanti sia per velocità che per difficoltà tecnica.
«Se si sentisse il basso di John Myung dei Dream Theater sarebbe Felipe Andreoli» si sente mormorare tra il pubblico, ed effetivamente è un pensiero che mi sento di condividere.

Gli ANGRA sono una band con gli attributi che non ha paura di spingere anche sui cambi di ritmo di ‘Nothing to say‘, rimarcando le doti di Bittencourt nei momenti alla chitarra acustica: la grandissima qualità deriva dal fatto che non basta un corso ma è necessaria una laurea per poter diventare maestri di chitarra classica brasiliana.
Come dichiarato da Bittercourt dopo l’uscita di Lureiro, non si aspettava più di imbattersi in una nuova possibilità: invece il nuovo chitarrista Marcelo Barbosa, paragonato ad un angelo provvidenziale, non ha fatto troppo rimpiangere la scelta del suo predecessore.

Angra-Milano

Con la nuova ‘Magic Mirror‘ si chiude il primo set della band che dopo un momento di pausa sfodera in successione.
Una meravigliosa ‘Lullaby for Lucifer‘ fa ritornare il gruppo dopo la pausa e con ‘Rebirth‘ e la finale ‘Carry on/Nova era‘ concludono un concerto dove i pochi presenti hanno degnamente sostituito i mancanti.

Proprio tutto lo spazio vuoto ha contribuito a non creare quel pathos e coinvolgimento che invece il gruppo avrebbe meritato.
Sotto la pioggia della notte un po’ di lacrime verranno perse per la consapevolezza che non tutti possono essere così coinvolti nella musica live: fortunatamente, a prescindere da questa serata, sono anche molte le persone che ancora ci credono.


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