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Alanis Morissette

Alanis Morissette, un’artista in attesa del futuro

Mettiamo subito le cose in chiaro: il suo album più famoso, “Jagged Little Pill”, è stato uno degli album più rappresentativi e influenti degli anni Novanta, potente e irruento come la personalità di questa rocker canadese.
Però, e perdonate la banalità, siamo nel 2018 e molti di quei pezzi, specie i classici, risultano un pò datati.

La furia di quei suoni, e persino la sua pronuncia particolarmente masticata, sembrano essersi addolcite.
Alanis Morissette qualche anno fa dichiarò pubblicamente, ai tempi della sua ultima tournèe in Italia, che la maternità l’aveva cambiata.
Vero, e non c’è niente di male in questo.
Anzi, spesso la maternità è stato il veicolo per superare la dimensione di semplice rocker ed elevarsi a quella di artista a tuttotondo.
La cantante canadese i numeri li ha sempre avuti tutti e dalla sua ha la tecnicalità e perfino una certa originalità del sound.
Ancora oggi, pur come se fosse un leone in gabbia, l’ispirazione da deejay crossover degli inizi ogni tanto sembra fare capolino donando freschezza alle sue performance.

Dal punto di vista tecnico c’è poco da dire: le sue grandi hit soft rock come ‘Ironic‘, ‘Thank U‘, ‘Head over feet‘, ‘So Pure‘ e ‘All I really want‘ cullano i nostri ricordi ma permane una certa sensazione di sbiadito.
Probabilmente il pezzo più inossidabile rimane a distanza di tanto tempo ancora ‘You oughta know‘, per la forza e l’irruenza con cui lei ogni volta lo presenta.
Quindi il suo anche stasera, nella Cavea dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, lo ha portato a termine ma è giunto il momento di fare un pezzo di strada nuova.

È tutto pronto, la sua storia artistica è con lei, un cambio di look che l’ha riportata alle mode più decise e sbarazzine e la solita vivacità da animale di palcoscenico.
Ci siamo.
Ora però serve coraggio nel provare a dire qualcosa di nuovo con un nuovo album.

In fondo Alanis Morissette si è sempre nutrita di contaminazione anche tra arti diverse, come dimostrano le sue molte incursioni nel mondo del cinema.
Non si può più accontentare della forza di “Jagged Little Pill”, nè lei nè tantomeno il suo pubblico. Ora sta a lei far sentire ancora le proprie emozioni in modo nuovo e musicalmente all’altezza.
Il resto è storia, bella per carità, ma sempre storia.
Un passo avanti…da fare.

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