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A Toys Orchestra

A Toys Orchestra live a Bologna: grande britpop made in Italy

Serata conclusiva del “Butterfly Effect – Tour” quella del 5 febbraio 2016, che ha visto i campani A Toys Orchestra in forma a dir poco sfavillante a Bologna.
Un’atmosfera energica ed intima in un perenne crescendo di emozioni quella che si è creata durante il concerto al Locomotiv Club, ed iniziata con uno dei cantautori più promettenti della scena italiana degli ultimissimi anni: Giovanni Truppi, classe 1981.
In uno slancio di totale sincerità, ammetto che non mi era mai capitata l’occasione di ascoltare questo artista, né dal vivo né nelle sue produzioni in studio.
Si è rivelato una piacevolissima sorpresa non solo per me, ma anche per buona parte del pubblico che già a metà del brano d’apertura (la schizzata ‘Stai andando bene Giovanni‘) si è mostrato coinvolto ed affascinato da Truppi tanto da avvicinarsi sia materialmente che mentalmente a questo artista, riuscito incrocio tra una serrata stand up comedy e un delirio melodicamente paranoico.
Tra le altre canzoni eseguite non è passato inosservato il minimalismo raffinato di ‘Superman‘, la scanzonata follia di ‘Ti ammazzo‘, la dissonante monotonia di ‘Il mondo è come te lo metti in testa‘ e l’ironia tribale di ‘Nessuno‘.
Grande opening act e fortissima anarchia professionale quella di Truppi, che dopo un solo ascolto ha la capacità di lasciare nel pubblico la voglia e la curiosità adatte ad approfondire la sua musica.

Cambio palco, tempo di un paio di sigarette ed ecco entrare con modestia e giustificata euforia la band capitanata da Enzo Moretto.
Band che si dirige verso il traguardo dei vent’anni di carriera, vent’anni portati splendidamente.
Vino sul palco, look anacronistico, presenza stracarica, ed ecco partire 90 minuti onesti di forte spettacolo in stile brit con una personale foga tipicamente italiana, riscontrabile già solo nell’incitamento del gruppo verso il proprio pubblico.
Pubblico giusto, con il giusto spazio all’interno del locale: diverse fasce d’età presenti per un concerto godibile fino all’ultimo e che a giudicare dai volti dei partecipanti non ha lasciato.
Gli A Toys Orchestra riescono a riassumere nella serata il loro amore verso il pop di ogni tempo: da quello puramente synth di ‘Welcome to Babylon‘ a quello più naif di ‘Summer‘; da quello più malinconico gasante stile Franz Ferdinand di ‘Midnight Revolution‘ (con bella risposta scatenante del Locomotiv tutto) fino al semi jazz di ‘Peter Pan Syndrome‘ passando per il moderno garage di ‘Mary‘ e la splendida raffinatezza quasi trip hop di ‘Asteroid‘, cantata dalla bellissima Ilaria De Angelis.
Dopo essere usciti per una pausa, ecco sparato il tanto atteso encore con la Doorsiana ‘Celentano’ (quasi un ossimoro), la fresca e funkeggiante ‘Mirrorball‘, la toccante ‘Invisible‘ (uno dei momenti più belli di tutto il live).
La conclusione della serata viene anticipata da un carico ringraziamento al locale e al pubblico, e con la promessa di un «arrivederci a presto» si precede quindi la riflessiva ed elettronica ‘My Heroes All Dead‘, che termina con un notevole sfogo di puro noise.

È un potenziale sempre in crescita quello degli A Toys Orchestra, che con umiltà, sudore, talento e tanta dedizione sta raccogliendo sempre più consensi e sempre più pubblico.
Il concerto di Bologna è stato splendido, quasi commovente: l’abbraccio finale del Locomotiv Club può solo far presagire un ritorno alle scene in grande stile.
Sarà così, sicuramente.

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