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Sziget Festival 2023, l’accoglienza all’Isola di Obuda

Prima di raccontare come i live della prima giornata di festival, ecco uno sguardo generale sull’organizzazione, la divisione palchi e i servizi offerti ai Szitizens, ovvero il nome dei partecipanti allo Sziget Festival sull’Isola di Obuda.

Budapest si veste di sole per l’inizio del festival.
La targa che ricorda una passata residenza di Ferenc Molnar mi augura il buongiorno, poi errore da pivello: ordino un caffelatte per la colazione. Sopravvivo e allora prendo il tempo per un giro veloce e mi dirigo verso l’Isola di Obuda.

Il primo momento potenzialmente critico è quello della procedura di accreditamento.
Come da istruzioni, con Giulio ci presentiamo per la registrazione con qualche ora di anticipo sull’ora di punta, con il voucher del pass stampa scaricato sul wallet del telefono.
Ci viene inizialmente lasciato un braccialetto, che ci servirà per entrare nell’area del festival.
Fantastico: il braccialetto ha un codice che è possibile caricare con della moneta elettronica attraverso la app.
È una prassi ormai consolidata in quasi tutti i festival d’ Europa, un mondo senza token è possibile: credici anche tu.
E se non si vuole usare il pagamento via braccialetto, “per tutto il resto c’è…”.
Sì, proprio lei, sponsor ufficiale della manifestazione.

Ingresso al festival

Riusciamo comunque ad arrivare e scopriamo che i lockers dove lasciare zainetti e laptop, mancano delle chiavi.
Un’addetta mi dice che «Arriveranno più tardi, purtroppo perdonaci, ma è il primo giorno».
Alla sua gentilezza perdono di tutto, mi lascio contagiare dalle good vibes (chi può mi perdoni) e rispondo con il mio migliore sorriso.
Intanto ritiriamo un secondo braccialetto di colore blu (io) e di colore arancione (per Giulio): ci serviranno per accedere al centro stampa, dove potremo lavorare, ricaricare i nostri devices e rilassarci – almeno così speriamo.
Con il braccialetto arancione il mio omonimo potrà accedere nei pit per scattare, salvo contrordine o restrizioni da parte dei management: io resterò a sgomitare tra folle di teenagers di mezzo mondo.
Da non sottovalutare il cocktail di benvenuto, previsto per le 19.30: con i braccialetti colorati, possiamo anche accedere all’area Vip del Magic Mirror. Cos’è?
Lo scopriremo tra poco parlando dei palchi del festival.

L’area è immensa, fortunatamente gli ultimi aggiornamenti dell’apposita app comprendono anche una immediata e comoda mappa.
Puoi salvarti i tuoi posti preferiti, che siano punti di ristoro, palchi, campeggi o altri servizi.
Puoi anche esplorarla interattivamente.
Inizialmente è un delirio riuscire a capire come orientarsi, in realtà è organizzata secondo la logica romana di due arterie principali ortogonali, cardo e decumano.
I palchi sono decine, i principali disposti lungo il cardo, sulla direttrice nord/sud.
Si va dalle grandi arene che ospiteranno gli eventi dedicati alla techno, all’elettronica, ai palchi dove saliranno le star mondiali del rock e del pop, agli spazi dedicati alla musica alternativa, alla musica etnica, alle performance teatrali e di buskers, ai convegni e alle conferenze stampa.
Elencarli tutti porterebbe via tempo e spazio, mi limito per ora ai principali.
Cominciamo dal Main Stage, che ospiterà i nomi più famosi del festival. Gli headliners saranno Florence + The Machine, Imagine Dragons, David Guetta, Mumford & Sons, Macklemore ed Her Majesty Billie Eilish.

Szitizens

Dopo tredici anni – nel 2010 ci salirono i Subsonica – il mainstage ospiterà un artista italiano: martedì 15 agosto, alle ore 16 sarà la volta di Lazza.
A seguire il Freedome Mastercard, che porta il nome dello sponsor di cui prima.
Si terranno io qui live notturni dopo gli headliner sul mainstage: elettronica, pop, rock, band ungheresi – che mi incuriosiscono non poco -, progetti emergenti.
La Samsung Party Arena e il TicketSwap Colosseum saranno gli enormi spazi dedicati all’elettronica, alla techno, alla trance, all’EDM.
La prima è un enorme tendone, il secondo una gigantesca struttura costruita interamente in pallet.
Domenica 13 agosto sarà la giornata clou dedicata agli amanti della techno, con i dj set più grandi nomi internazionali, tra cui gli italiani 999999999.
Si comincerà alle 15, si finirà alle 6 di mattina del giorno dopo: il problema, a detta degli esperti del festival, non sarà tanto riuscire a uscire, quanto entrare.
Nel Global Village si esibiranno artisti provenienti da cinque continenti.
World Music e non solo: nelle ore del mattino ci sarà spazio per laboratori musicali aperti a tutti.
Si andrà avanti fino a notte inoltrata ad ascoltare e ballare musica di ogni parte del mondo e sarà su questo palco che suonerà Vinicio Capossela.
Sul Light Stage si esibiranno artisti giovani emergenti da tutto il mondo: anche qui ci saranno dj set notturni, in zona anche un’area relax.
Qui si esibiranno gli Studio Murena, i Savana Funk, i Santi francesi, Meganoidi, gli Extraliscio.
Chiudo con il Magic Mirror, uno spazio adiacente al centro stampa interamente dedicato al mondo LGBTQ+: tavole rotonde, workshop, film, dibattiti, spettacoli teatrali.
Anche qui di notte si tira molto tardi.
Le aree degli spettacoli non finiscono qui.
Ci sono spazi riservati alla danza, agli spettacoli circensi con compaglie provenienti da tutto il mondo, e molti altri ancora: sarà quasi impossibile raccontare tutto quello che potrà accadere in questi giorni.

Poi i campeggi, dei quali magari parlerò più approfonditamente nei giorni successivi; o magari no, perché la parola d’ordine del festival è freedom, e non posso sicuramente sapere oggi come sceglierò di vivermi il festival nei giorni che seguiranno.
Per ora vi basti sapere che le aree dove poter campeggiare sono otto: si va dalle classiche tende, a piccoli bungalow, a campeggi per camper e che il biglietto di accesso all’area del festival offre la possibilità di alloggiare gratuitamente nel campeggio basic.

Importante: da quest’anno non ci sono più i bagni chimici, sostituiti da più comodi – e si spera igienici – servizi in muratura.
Innumerevoli sono i posti di ristoro.
Eccellente l’organizzazione.
Inesistenti sono le code, le resse per procurarsi cibo o bevande o usufruire dei servizi igienici.
Un esempio da modellare per tutti gli altri festival.

Direi che per ora può bastare.
Facciamoci un giro e poi via verso il primo palco.
La musica la trovate qui.

Budapest, 10/08/2023

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