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THE BEATLES – Now And Then

Sono passati 53 anni dallo scioglimento dei Beatles e nel 2023 esce quello che passerà probabilmente alla storia come l’ultimo singolo di quattro ragazzi di Liverpool

Un turbinio di sensazioni e di emozioni, stando alle parole di chi visse quell’epoca, sospeso nella piacevole follia della beatlemania che sembra riemergere dopo tutti questi anni.

In realtà, oltre l’effluvio di parole e pseudoverità su questa operazione, basterebbe guardare il video ufficiale della canzone ‘Now and Then, girato da Peter Jackson: una timeline all’inverso, una giocosa sintesi di una storia, forse la più grande esplosione pop del Novecento.

The Beatles – Now And Then

Su tutti, lo sguardo sornione (e finalmente soddisfatto) con un accenno di sorriso del perfezionista Paul McCartney.  
Qui si va oltre la musica, c’è l’uomo che giganteggia oltre l’artista.

Paul e John si sono lasciati, appunto, oltre cinquant’anni fa ma hanno continuato pur nelle liti e discussioni a cercarsi senza mai più ritrovarsi.
Verso la fine degli anni
Settanta, John, dopo un periodo di isolamento e di crisi con la sua Yoko, sembra avvertire la necessità di ristabilire un contatto con Paul e incide dei pezzi su una musicassetta che consegna a Yoko con una scritta – “For Paul”.
Due semplici parole in cui c’era tutto.

Chissà cosa sarebbe accaduto se la vita di Lennon non fosse stata spezzata da un folle.  
A inizio anni
Novanta quei brani (‘Free as a birde ‘Real Love’) furono riutilizzati per l’operazione “Anthology”, ma l’altro, ‘Now And Then rimase nel cassetto, causa l’eccessiva usura del nastro e anche della registrazione di Lennon, che a detta di George Harrison lo rendeva inutilizzabile.
Poi ecco, dopo circa trenta anni, presentarsi Peter Jackson con la sua folle e mastodontica idea di riutilizzare tutto il registrato di ‘
Let It Be‘ per fare un film sulle ultime registrazioni dei Beatles, grazie all’intelligenza artificiale che ha riportato quel materiale a nuova vita.
Risultato straordinario.
E ecco l’idea di Paul di tornare a ‘Now And Then‘.
La condivide con Ringo, e poi anche con Yoko e Sean Lennon e con Olivia e Dhani Harrison.
Olivia raccontò di avere staccato dalla parete un orologio (poi usato per la copertina del singolo) di George e di avere ricevuto la telefonata di Paul in quel momento che le chiedeva se fosse d’accordo sul progetto. Potete immaginare la risposta, vista anche la forte spiritualità di casa Harrison.
Sean ha parlato dell’emozione di avere ritrovato i Beatles una ultima volta insieme proprio come avrebbe voluto suo padre.
Paul decide di non intervenire sul pezzo, che era stato scritto nello stile del Lennon anni S
ettanta e dedicato a Yoko in un loro momento di crisi.
Elimina solo il Bridge, troppo malridotto probabilmente e decide di non sostituirlo.
Sona il suo basso, adatta i cori riprendendo le armonie di ‘Eleanor Rigby‘, e suona un assolo slide in perfetto stile Harrison, riprendendo quegli accenni che George aveva iniziato a fare nel 1994.
Poi c’è il video di Peter Jackson che è
un esplosione di emozioni; Paul e Ringo oggi che giocano con il loro passato e con le immagini di John e George come fossero lì presenti con loro.
John che fa il pagliaccio per decostruire la realtà quando si faceva troppo seria; Paul che stavolta si mette a sedere e al servizio: è emozionato Macca come forse mai in vita sua.
Quattro minuti in cui ritrova il compagno di una vita, la crescita e la mancanza di un uomo.
Una forma del ritrovarsi inaspettata.
Poi ci sono George, sempre serafico ma giocoso quando serve, e Ringo testimone profondo di una storia incancellabile.

Now And Then è il saluto al mondo dei Beatles: una canzone bellissima di Lennon suonata e ricantata dai Beatles, un lungo addio verso gli altri ma anche tra loro, come questo tassello fosse mancato alla loro storia.
Il video si chiude con un percorso a ritroso dei ricordi sino all’adolescenza selvaggia e inconsapevole.
Lung
a e bellissima storia, che aveva bisogno di un finale altrettanto degno.
Stavolta non ci sono state incomprensioni: Macca, Ringo, Olivia,
Dhani, Sean, Julian, Yoko, Giles Martin e Peter Jackson hanno regalato una perla a chi quegli anni li ha vissuti ma anche a chi ne ha sentito parlare e li ha scoperti dopo.
John sarebbe stato contento stavolta e poi avrebbe fatto il guascone
con una delle sue frasi ad effetto.
E Paul lo avrebbe guardato sorridendo, come sta facendo da quando si sono ritrovati.

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