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Scisma - Mr. Newman

Scisma – Mr. Newman


Tornare sulle scene per portare qualcosa di nuovo, più che per rinverdire i fasti del passato: è questa la scommessa degli Scisma, che si riformano a quindici anni di distanza tra lo stupore generale e pubblicano l’EP “Mr. Newman” per l’etichetta Woodworm.
La formazione ricalca quella originale, l’innesto più importante è quello di Giovanni Ferrario che già lavorava col gruppo negli anni ’90 ma che ora ci mette la faccia, e la cui presenza si fa indiscutibilmente notare. Invariato il dualismo vocale tra Sara Mazo e Paolo Benvegnù, arricchito dal bagaglio della brillante esperienza solista che quest’ultimo porta con sé.

Mr. Newman” si sviluppa e si condensa in sole sei tracce senza dare una struttura omogenea al disco ma presentando ciascuna un’anima diversa, impedendo di addossare un’etichetta a questi Scisma degli anni Dieci ma proponendoli per una nomination come attori protagonisti di un’intera scena musicale.
Tutti i brani sono firmati Benvegnù-Ferrario, la loro influenza cantautorale è forte e fa sì che i loro sforzi si rivelino in una profonda cura dei testi e in un suono decisamente strutturato, ma che tende a rimanere tra le righe.
Il rock sta tutto nell’attacco, la title track ‘Mr. Newman‘ parte nervosetta con i riff più incisivi di tutto il disco, lasciando poi spazio al passaggio morbido e arioso di ‘Neve e resina‘, con l’ottima esecuzione vocale di Sara Mazo.
C’è il pop ricercato nei refrain ipnotici di ‘Darling, darling!‘ supportati da un groove altrettanto magnetico, e ‘Musica elementare‘ dal testo immediato ma con uno sviluppo intricato, una sorta di marchio registrato degli Scisma.
Metafisici‘ ha l’aria di essere un intermezzo, un brano senza una vera e propria identità al di là delle pregevoli parole, mentre il brano di chiusura ‘Stelle, stelle, stelle‘ dà sfogo al lato sperimentale ma in maniera composta, un dolce ed efficace inciso incastonato tra una conversazione e una telefonata, il tutto impreziosito dalla chitarra elettrica di Asso Stefana.

Il gusto di stupire senza scombussolare sembra essere il filo conduttore di “Mr. Newman“, a partire dalla sorprendente modalità del loro ritorno.
Ci sono argomenti validi, che escono alla ribalta sottoforma di appunti, in attesa di trovare una disposizione più organica e un orientamento più chiaro, ma la qualità e le idee degli Scisma sono fuori discussione e non appaiono intaccate da questa lunga pausa di quindici anni.

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